L’inconscio scova fantasmi tra gli intrecci del passato, traccia percorsi nella tela della memoria consunta dalla loro assenza. Sembrano vive le parole quasi enfatiche a creare ridondante effetto, amplificando il suono, calcando voce e gesti. E scova anche bambini investiti da bianca luce, come impalpabile talco che al movimento ne sfuma i contorni. E' un coro di anime che di udire non smetto, di vedere non finisco fino al risveglio, un sorriso.. il mio, e nulla più. 19 giugno 2014
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