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al testo di Tania Scavolini
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Nel silenzio circostante, ascolti il tuo cuore e osservi in controluce il profilo del tuo corpo come se quel cuore fosse distante, come se quel corpo non appartenesse a te. E ti vedi sognante, dubbiosa e assorta, a tratti pensierosa, amica di alcuni, ai più incompresa. Solitaria, come un’aquila nel cielo o bisognosa come un cucciolo indifeso. In ricerca costante di un equilibrio che non c’è per bilanciare gli ammanchi dell’umanità, tra torti e ragioni, tra cattiverie e bontà. Hai sorriso, ma di te si ricordano solo i pianti, lascia che sia così, senza rimpianti.
3 febbraio 2015
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