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al testo di Tania Scavolini
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Vivere a singhiozzi quando i morsi del dolore son meno fitti e accorgersi del sole del vento del mare sorridere di poco o di tanto, e poi morire a lungo di spasmi e lacrime di rinunce e preghiere, ma prego me stessa e non Dio, perché non lo conosco, di me come di tanti si beffa se esiste, o se esiste il diavolo di Male vestito lui pure se la gode fregandosi le mani.
12 marzo 2015
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