Sospese idee d’embrione rappreso, marciscono pietose in un velo di cielo capovolti pensieri interrompono il verso e lo costringono in letale morsa. Salva con forza delle rime i brandelli e trattienili in te, nel tuo tormento. Ma poi liberali dai fluenti capelli, dagli la forma sinuosa di un serpente, o della spirale ondosa del ventre, masticali e poi risputali di bruma nascente e vomito insolente, falli suonare di violino e amore, muniscili di madida vita e poi senza pietà finiscili di morte sordida e apparente. Nascenti e agonizzanti parole, emerse e sommerse ..sparse da energico fuoco sacro che al giorno volano sole e di notte spirano in massacro.
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