Incompresi via ce ne andiamo dalle ragioni a testa bassa, è difficile spiegare ma di più essere amati per quel che siamo, per quel che in un arido campo, giovani provammo a seminare. E il cielo era avaro di pioggia e il raccolto arso di rabbia, di penuria ci vestimmo.. ma mai perdemmo la tenacia, a spezzarci la schiena di fatica. Giovani anche le speranze a gonfiare gli anni con lena, quando ci voltammo indietro capimmo che il tempo era tiranno, troppo veloce quando si è giovani, troppo lento quando s' invecchia. Ci ruotiamo i palmi delle mani per contare le rughe dei rimpianti, tra le pieghe della pelle niente, non ci sono più quei frutti, solo il ricordo di quel campo e delle stagioni impazzite, veloci come un uragano.
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