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al testo di Tania Scavolini
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Voce tagliente al telefono, una, due, tre, dieci volte sempre lui, sempre il demonio, ad ogni squillo s’imperla la fronte, si gela il sangue, il cuore è un tamburo. Di colpo lo vedi alla finestra, è lì che aspetta fuori dal tuo rifugio, vuole punire la tua ribellione, vuole vuole vuole… sconfiggere il tuo indugio. Di nuovo uno squillo, al telefono ora ti blandisce, mansueto e tenero si mostra, quasi di pena ti stordisce, ti adula come un serpente, per morderti di veleno insolente. "NON TI ILLUDERE DONNA! ANCORA I LIVIDI TI MARCHIANO LA PELLE" Ti salva quel riflesso sul vetro a ricordarti chi è, a suggerirti di non fidarti. È sera ora, domani sarà un altro giorno di squilli forse o forse no, domani potresti anche morire...
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