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al testo di Tania Scavolini
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Dalla nitidezza del cielo il colore di dicembre si rivela, nei merletti delle nuvole adagiati tra le creste dei monti. Lo sguardo fugge all’orizzonte lontano dal clamore della città, oltre il limitare dei palazzi, oltre le caotiche vie. E pure il cuore se lì si sofferma rallenta il concitato battito, anche la mente se lì si concentra l’attimo sereno annota al diario di un oggi ancora da svolgere, di gesti e pensieri in divenire. È il colore di dicembre che s’inoltra per ultimo lungo il calendario a ricordarci che esistiamo, al di là delle incombenze, a ricordarci una pausa al di là delle scadenze. E se si aggiunge un silenzio nella profondità dell’Io è ulteriore magia... Non ascolti le voci intorno, non i clacson, non le sirene, ascolti solo la tua voce che parla con te. |
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