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al testo di Tania Scavolini
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Si legge tra i suoi occhi lo sgomento ancora dopo anni dal tormento
-Lucenti stelle tra le iridi nel rivelare quei ricordi-
Lei racconta per rendere ai genitori un conforto, un riscatto per il vano dolore d’un tempo inutile e beffardo.
Tremano le labbra ora mature d’imbrattata onestà e fango, neanche la provata innocenza depura dal trascorso la vergogna.
“SONO INNOCENTE!” Grida ancora la sua coscienza…
A TUTTE LE VITTIME DEGLI ERRORI GIUDIZIARI |
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