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al testo di Tania Scavolini
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Quando smetti di scappare, dove ti accoglie la fiducia, lì c’è un posto anche per te, dalle mani materne nodose dai seni prosciugati per fame, dal viso rugoso di fatica,
e sei viva alla luce del sole, al profumo di zagare e limoni.
La guerra è terminata da anni nella tua terra, nulla possiedi e nulla troveresti, ma hai mani e cuore che sanno lavorare…
volgi lo sguardo verso il cielo, e i tuoi vivaci aquiloni ricordi.
Solca l’azzurro la tua speranza, dimentica l’orrore della guerra, supera l’odio dell’intolleranza e volano, volano… gli aquiloni di Islamabad!
11aprileduemila18 #taniascavolini a Riace in Calabria Talat produce con le sue mani gli stessi aquiloni che realizzava a Islamabad in Pakistan
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