Che maschera triste quest'anno il carnevale. Volti tristi, vuoti, delusi. Non più labbra che sorridono come una volta. Non più l'allegria chiusa in una parentesi. Non più ipocrita ilarità. La pioggia di coriandoli s'è attenuata nel tempo... e nel tempo s'è infranta l'imposizione, un tempo fatto di riflessioni e conclusioni. In fondo era prevedibile, non poteva durare a lungo, è venuta a galla, corrosa dal tempo... loro nemico. La gente ha lasciato cadere la propria maschera come un frutto marcio, divenuta troppo pesante da sopportare. Sanno già che la loro vita è una recita giorno per giorno, sanno già d'essere dei clowns della strada. Perchè deteriorare ancora quest'aspetto opprimente caricandosi d'ipocrisia e d'un'altra maschera ancora?... E finalmente hanno aperto gli occhi e forse hanno capito. Ma il carnevale non sarà più una maschera sorridente. (1975)
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