Era da un pò che lo osservava con occhi avidi di lussuria. Tutto di lui l'aveva colpita... ogni singolo gesto e movimento emanavano una sensualità che la stordiva e le faceva aumentare smisuratamente la voglia di essere posseduta da quel corpo... il suo non era amore, ma puro desiderio carnale. La sua esistenza era divenuta un'ossessione... doveva averlo, come aveva avuto gli altri, ma soprattutto perchè in lui vi era un qualcosa di diverso, aveva una dote particolare che la faceva impazzire. Una sera, incrociandolo, lo prese per mano e lo condusse in un angolo appartato, dove... con mani tremanti e respiri affannati lo cercò... si cercarono, s'intrecciarono in un groviglio di sensi, la passione esplose finchè lei, giunta sull'orlo della pazzia, lo fermò e gli fece capire che era pronta. Lo attirò a se, lo circondò... e l'accolse. Fu riempita di piacere, di calore. Vedeva a malapena ciò che la circondava, ma non se ne curava. Il piacere era tutto. Il calore e il piacere... che le inondavano le membra come acqua che coli nella sabbia secca, che la riempivano. Il piacere bruciava la carne. Lei cercò di risucchiare dentro di sè tutto il calore, tutto il piacere. Tutto. Il piacere... Poi, come se i lampioni si fossero spenti, il mondo tremolò. Il piacere era un tizzone ardente dentro di lei e si abbeverò di piacere. Il mondo tremolò... tremolò. Lo voleva a tutti i costi quel piacere: era acqua per chi muore di sete... e lei si dissetò. Si sentì impazzire, eppure lo voleva tutto. Lo voleva tutto! Urlò... ululò di gioia... ululò di piacere... a lungo. Ancora in preda al godimento si sentì spingere delicatamente, arretrò barcollando, il piacere le sfuggiva. Il piacere... Lo guardò andare via, con rimpianto. Era follia desiderarlo ancora... ma ne era stata così piena e mai nessun piacere l'aveva saziata così...
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Annalisa Scialpi
- 13/01/2023 19:21:00
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Una bella poesia, che ho visto come la scena di un film.
L’eros è follia, a volte, come ha scritto qualcuno, ma
anche forza evolutiva e creativa.
Solo bisogna avere occhio per le passioni che distruggono,
lasciando di quel piacere solo... cenere.
Un caro saluto Vincenzo
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Vincenzo Corsaro
- 13/01/2023 11:55:00
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Cara Franca, in effetti esula da ciò di cui normalmente parlo ed è l’unica di tal genere ed è anche la prima volta che la pubblico, non l’avevo fatto nemmeno negli altri siti in cui ero stato. Diciamo che ho voluto uscire fuori dal seminato cimentandomi in qualcosa di diverso. Qui ne ho pubblicate altre due, ma con toni completamente diversi e se tu e Silvia, con la quale condivido l’effimerità di tali piaceri perché senza anima non si va da nessuna parte, avete voglia di leggerle ci sono i link di seguito. Vi ringrazio per i commenti, un sorriso luminoso per voi :)
La prima volta
https://www.larecherche.it/testo.asp?Id=63338&Tabella=Poesia
Voglia infinita
https://www.larecherche.it/testo.asp?Id=63370&Tabella=Poesia
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Franca Colozzo
- 13/01/2023 00:29:00
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Un piacere che risucchia come vortice e si nutre di sé mentre tutto attorno trascolora. Poesia diversa dalle altre, grondante di carnalità, mentre tu da sempre ti abbeveri di spiritualità. Veramente inusitata questa sorprendente novità. Buonanotte, Vincenzo
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SilviaDeAngeliss
- 12/01/2023 20:36:00
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Alcune attrazioni divengono quasi un’ossessione, anzi una presa di posizione, finchè non si ottiene quello che si vuole...certamente quell’atto passionale, dona un piacere intenso, ma effimero perchè non lascia tracce importanti nell’anima, sempre bisognosa di sentimento e di certezze... Buona serata e un sorriso, Vincenzo
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