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al testo di Maria Teresa Schiavino
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1. E' profondo inverno questa notte a Bad Hochmoos Dalla notte, scarne voci di grilli ed occhi semiciechi il cielo scende a coprire la terra, tutto disappare pure domani sarà di nuovo estate, più verde il campo, più lucente la lama dell'abete ma stanotte, come sollevarsi appena più in alto dell'erba?
2. Dimenticherò forse l'uomo con la falce lunga, che tagliava l'erba dinanzi ai miei piedi, ai margini del pascolo? O i corvi, nitidamente neri in campo verde, i corvi che gracchiavano il loro grido verso il bosco proprio dinanzi a me?
3. E' questa la valle primordiale il vento porta odori delicati ed un ruscello canta
il mondo di tutta luce che lei cercava
lei ha subìto l'offesa più dura, l'ingiuria del silenzio pure è a lei che parla questo ruscello è lei che tuffa i piedi dentro l'acqua gelata con un grido da uccello
non io
tutto è già lontano un mondo racchiuso in una bolla di vetro capovolgerla per aver l'effetto neve
4. Meglio l'odore stantio di vecchie case mai prima abitate, la polvere rappresa a grappoli lungo i corrimani,
meglio la città rumorosa e sfuggente dove nei vicoli stretti disperdere i fantasmi. |
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