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al testo di Alvaro Fiorucci
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Si cantava a sera, Si cantava al mattino Vie silenziose rumore lontano di campane. Oggi lo stesso richiamo, ma tu non lo odi Senti il rumore di un treno che corre di là. Noi più ci si ritrova: Nei campi odorosi con piedi bagnati a raccogliere frutti da natura donati. Mani di ferro lo fanno oggi per te. Gioia veniva si spargeva fra di noi, divisone di pane caldo e profumato oggi dal tuo forno non ne esce. La tua colazione avvolta in colorata carta non ha più il bacio di una madre che l’accompagna. Ritorni la sera, le luci calate, Ognuno lontano dietro un portone si è fermato. La chiave non pende più alla catena Luce di luna non vedi, la dentro tu solo Forte volume che copre le voci, Veloce il tuo dito ferma un bottone, poi un altro. Non esci, non vai, prendi il tuo sonno è domani. Il portone non apri. Non senti le voci La fuori si alzano, Grido di paese che chiama, morire non vuole.
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