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al testo di Alvaro Fiorucci
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GIOCHI IN PIAZZA
La ai limiti della piazza la maglietta posata spazio forma. Improvvisato spazio al gioco non ci sono righe per terra Non ci sono urlanti spettatori. Il farmacista alla porta di bottega, due passanti vanno, nella panchina due comari ferme a parlare. Lontano un forte richiamo di una mamma. Un auto arriva gioco rallenta ma rispetta, disturbo non ci sta. Arrivata ora la sera più fioca la luce tra le mura arriva Continua il gioco non conosce sosta. Ginocchia arrosate, qualche strappo, scarpe lacerate. Ormai tempo è passato, percorri la piazza…. Non ci sono più spazi al gioco, i tuoi sguardi non seguono più quel pallone. La sul muretto bionde trecce sono richiamo. Compagni di gioco non ti fanno compagnia, ricomponi i ricordi. Guardi la piazza spazio non trovi ne vedi, Tracce nera per terra da auto lasciate, rubato è il posto. Cade pioggia leggera mescolata a lacrima che scivola Viso illuminato da luce di nuova vetrina. Passa davanti come in film colorato pallone Attraversa la piazza e si allontana Mentre saracinesca si abbassa e sparisce visione. |
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