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al testo di Roberta Sangriso
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L’angoscia è quel masso che non varca la cima. Il macigno che grava sopra il petto la notte. Una vicenda antica mai smarrita nel tempo la condanna di un dio all’eterna fatica e lei come una di casa ecco che si presenta senza preavviso, a cena. Ha una struttura forte mi obbliga a sostenerla nel buio farnetica profetizza sciagure non risparmiando insidie a tutta la famiglia. La nutrono quei sogni in cui tento la fuga. |
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