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piove fuori, intanto

e di sera ha mai provato 
a berti il tuorlo del cielo? 
quello che ti preme in testa 
lo perdi a pochi conati dal cesso 
 
etcetera. etcetera. 
 
la bocca di una donna 
nel vicolo di una taverna, 
jassie rasenta i muri della città vecchia, 
l'apostolo del Signore 
che si inebria con la grappa 
 
grida al vento la sua memoria. 
- pensavo la conoscesse ancora - 
 
di carni uscite 
dalle macchine a vapore, 
di mamme default, 
del fumo all'anice verde, 
 
di spruzzi di polvere di acero campestre, 
mani della sera 
che riavvolgono la luna dal letto. 
jassie, la mammella 
 
più grossa l'aveva sul collo 
e tra i denti solo la tracotanza 
degli angeli. la sua spinta 
 
a non difendersi dall'assalto 
di insetti che girano operosi nel bagno
fanno l’alta marea.
 
potrei inebriarmi di cieli stranieri, 
cogliere un gin da un'alba dispersa nel volo 
 
tra la terra e me la distanza è solo un sogno 
che mi regala la vista dei labari in parata 
(la bussola regola bene gli imbecilli) 
e affamarsi di soli così vecchi 
 
- ad oriente è perduto colui che salpa - 
 
ma la mezzanotte già scuce le vesti 
di stelle che imparammo a descrivere 
a singhiozzi. andarono con l'oro 
 
tra i denti, e tornarono con il nero 
sulla bocca. potrei imbarcarmi 
 
un giorno. solo per il gusto di imbarcarmi 
èèèèè (e poi un sordo rimbombo)
che tante volte lo feci 
stando solo a braccia conserte. 
 
potrei fissare a lungo un oggetto 
fino a non farlo esistere più, 
fino a che quello non diventi parte 
di me, come se l'occhio stranamente 
avesse un suo occhio. 
 
o potrei fischiettare mentre tutti 
 
sono intenti a lavorare il ferro. 
e l'altro ti guarda, come a voler dire 
che cazzo fa quello che fischietta 
invece di lavorare il ferro. eppure
stando in ascolto,
 
ditelo a sam se iconoclasticamente 
il pesce non rappresenta la migliore figura 
dell'impiccato. ma (mentre arrivo ad un passo da te, 
 
mi accorgo che il tuo respiro è già accelerato) 
quanti pistoni sei riuscito a forgiare ora, sam? 
EH SAM? se in quel momento non parli di roospppveelt 
sei spacciato. intanto fuori piove 
 
ed una signora ha problemi con un ubriaco.
 

 Cristina Bizzarri - 23/06/2015 19:08:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Spalmi su tutto poesia, e anche se io non saprei viverla/farla così, leggendoti la provo questa ebbrezza che tutto intride di sé, e fa ridere forte di tutto, libera dall’opposizione dentro/fuori spalmando tutto di questa allucinazione viva, lucida, più vera delle convenzioni della bussola.

 amina narimi - 23/06/2015 16:52:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

"potrei fissare a lungo un oggetto

fino a non farlo esistere più,

fino a che quello non diventi parte

di me, come se l’occhio stranamente

avesse un suo occhio."

che bello rileggerti Vlad, fissare la tua poesia
piove fuori, intanto
sei sempre emozioneforte

 Adielle - 23/06/2015 02:01:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Dove ti trovo ti leggo (con grande piacere), ciao Vlad, un caro saluto.

 Robert Wasp Pirsig - 23/06/2015 00:44:00 [ leggi altri commenti di Robert Wasp Pirsig » ]

Oggi è una buona giornata: un’altra poesia!

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