Scrivi un commento
al testo di Salvatore Pizzo
Al di qua del getto
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Ci son cose che mai muoiono: stanno lì all'angolo, immote nello stanzone, che non ti fanno più caldo né freddo come il termosifone grigio e in ghisa pesante come solo l'aspettare, in fila e zitti, all'ufficio denunce del commissariato. Ben altre sono quelle che s'involano all'aria aperta tra scrosci e zampilli dette e ridette dalla fontana: con quel getto intenso luccichio di brusii discreti che, ricadendo, sbertuccia la pioggia allargandosi in cerchi vanescenti. È l'insondabilità del restare, del doverci stare al di qua del getto, a fare si che il dolore s'insinui atro nella mente, dal buio e dal silenzio ribadendo assassino, come archetto sulle corde di violino scordato: "zavorra è ostinazione di quel lume che brilla senza tempo e senza scampo."
|
Salvatore Pizzo
- 17/05/2024 01:36:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
X Franca: Come già scritto da qualche parte, mia cara Franca, ci stanno portando via qualcosa: il futuro? La pace? Il diritto di potere ricercare la felicità? O, addirittura, il lume? Quel lume emblema di razionalità che dovrebbe illuminare la strada verso una sempre maggiore consapevolezza di cosa sia essere umani. È così. Ho sempre più la sensazione, sentendo notizie, discorsi, chiacchiere... che la ragione sia sempre più considerata una zavorra. Dal momento che si stimola sempre più lirrazionalità nelle persone, per fini indicibili. Buonanotte e grazie di cuore.
|
Franca Colozzo
- 16/05/2024 23:59:00
[ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]
Una sensazione di impotenza pervade questa tua poesia, Salvatore, come quegli oggetti inanimati ed amorfi per chi li osserva da dietro la trincea delle proprie paure, frustrazioni, singulti di vita inespressi dalla lunga attesa di un cambiamento. Il contraltare è rappresentato dalla vivacità del getto dacqua che zampilla iridescente. La natura umana ci inchioda facendoci restare abbarbicati al grave pondo che ci porta ad affondare lentamente e senza scampo. Sintravede il lume, ma non la soluzione per uscire fuori dalla stagnazione in cui si versa. Buonanotte.
|
Salvatore Pizzo
- 16/05/2024 21:42:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
X Vincenzo: Perdonami, ma un lume non può essere un muro! Vero è che il secolo dei lumi è tramontato da un pezzo. Ma, ancora adesso, soffriamo della contrapposizione tra razionalità e irrazionalità. Poi, a maggior ragione: oggi come oggi la razionalità è sempre più considerata come zavorra. Quindi si mira a superare la contrapposizione attraverso la rivisitazione di miti quali dio patria e famiglia, in modo da ripristinare quel terreno fertile che, nel 900, diede vita alle tragedie delle guerre mondiali. Grazie di cuore carissimo, anche per la citazione di due brani che non conoscevo e che, grazie a te, ho potuto apprezzare. Una buonanotte generosa di sogni sereni.
|
Vincenzo Corsaro
- 16/05/2024 14:14:00
[ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]
Solo leggendo il titolo mi son venute subito in mente due canzoni: "Nel ghetto" di Alberto Radius e "Al di là del muro" di Luca Barbarossa. La prima però verte su sociale e politica. Da quello che mi è sembrato di capire, è nella chiusa che sta il senso di ciò che vuoi dire: "zavorra è ostinazione di quel lume che brilla senza tempo e senza scampo." e qui sembra perfetta la canzone di Barbarossa per la tua poesia che ti consiglio di ascoltare, il testo lo metto in fondo. Quel muro è la paura (zavorra) che ci blocca, che cimpedisce di andare, di allontanarci da noi stessi chiusi nello "stanzone". Dobbiamo imparare a non sorprenderci delle novità, soprattutto di tutto ciò che non comprendiamo, perché solo così saremo preparati a qualsiasi cosa che sembri incomprensibile, aprendoci allimponderabile. In fondo la vita è anche nostra, quindi abbracciamola. Un sereno pomeriggio Salvatore :)
Al di là del muro
Come siamo bravi Come siamo bravi Che la sera non usciamo mai Come siamo bravi Come siamo bravi Che neanche ci tocchiamo più Evitiamo malattie Inutili bugie Rapporti senza futuro Come siamo bravi noi Al di qua del muro Come siamo seri Come siamo seri Davanti alla televisione Cè tutto anche la droga nei documentari AIDS e trasgressione Eppure era diverso A volte ti sentivi perso Sempre meglio che sicuro Come siamo buoni adesso Al di qua del muro Vivere, vivere Qui non si usa più Piangere, ridere Qui non si sbaglia più Questa paura damare Spiegamela tu Questa paura di andare Al di là del muro Al di là del muro Al di là del muro Non se ne può più Come siamo bravi Come siamo bravi Evitiamo le paure Come siamo bravi Come siamo bravi Allacciamo le cinture Ci metteremo il casco anche Per andare a piedi Viaggiare sul sicuro Come siamo bravi noi Al di qua del muro Al di qua del muro Al di qua del muro Vivere, vivere Qui non si usa più Piangere, ridere Qui non si sbaglia più Questa paura damare Spiegamela tu Questa paura di andare Al di là del muro Al di là del muro Al di là del muro Al di là del muro Al di là del muro
|
Salvatore Pizzo
- 15/05/2024 23:50:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
Grazie infinite per questa tua lettura, oltre che per lapprezzamento assai lusinghiero. Possa la notte coccolarti con sogni felici.
|
Livia
- 15/05/2024 21:31:00
[ leggi altri commenti di Livia » ]
Bella la poesia. Mi sembra di leggere limpossibilità del varcare il limite, inteso nel suo senso in generale.
|
|
|