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Commenti al testo iniziato da Giuseppe Terracciano

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 Giuseppe Terracciano @ Giuseppe Terracciano - 14/12/2011 21:25:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Terracciano » ]

Questo commento non è attualmente leggibile perché è stato archiviato, quanto prima tornerà ad esserlo: LaRecherche.it sta lavorando per ottimizzare il funzionamento del sito.

 Loredana Savelli @ Giuseppe Terracciano - 14/12/2011 18:09:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Questo commento non è attualmente leggibile perché è stato archiviato, quanto prima tornerà ad esserlo: LaRecherche.it sta lavorando per ottimizzare il funzionamento del sito.Troppo divertente!
Il "mio" posteggiatore è un tipo indeciso e irrisolto, svagato e un po’ tonto, il tuo è di certo un tipo scanzonato e creativo. Non è che per caso stiamo trasferendo noi stessi nei personaggi? :))
La signora coi tacchi mi è sembrata un po’ più furbetta.
Vediamo come continua.

 Lorena Turri @ Giuseppe Terracciano - 12/12/2011 17:58:00 [ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]

Questo commento non è attualmente leggibile perché è stato archiviato, quanto prima tornerà ad esserlo: LaRecherche.it sta lavorando per ottimizzare il funzionamento del sito.Troppo divertente!
Il "mio" posteggiatore è un tipo indeciso e irrisolto, svagato e un po’ tonto, il tuo è di certo un tipo scanzonato e creativo. Non è che per caso stiamo trasferendo noi stessi nei personaggi? :))
La signora coi tacchi mi è sembrata un po’ più furbetta.
Vediamo come continua.
@Giuseppe, io l’avevo letto come tu l’avevi pensato! E poi mi piaceva l’idea e avrebbe anche potuto diventare un testo teatrale stile quelli di Noel Coward ma rapportato ai nostri tempi e alla nostra società, con tanto di storia d’amore, come tu dici.

 Loredana Savelli @ Giuseppe Terracciano - 12/12/2011 17:49:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Questo commento non è attualmente leggibile perché è stato archiviato, quanto prima tornerà ad esserlo: LaRecherche.it sta lavorando per ottimizzare il funzionamento del sito.Troppo divertente!
Il "mio" posteggiatore è un tipo indeciso e irrisolto, svagato e un po’ tonto, il tuo è di certo un tipo scanzonato e creativo. Non è che per caso stiamo trasferendo noi stessi nei personaggi? :))
La signora coi tacchi mi è sembrata un po’ più furbetta.
Vediamo come continua.
@Giuseppe, io l’avevo letto come tu l’avevi pensato! E poi mi piaceva l’idea e avrebbe anche potuto diventare un testo teatrale stile quelli di Noel Coward ma rapportato ai nostri tempi e alla nostra società, con tanto di storia d’amore, come tu dici.
Io penso che sia una sfida. Qualcuno più bravo di me saprebbe come uscirne. Io avevo immaginato il guardiano come un tipo un po’ distratto o forse costretto per il suo lavoro a vagabondare col pensiero. D’altra parte anche la signora del chiosco si è presentata in modo un po’ stravagante e il dialogo ha subito assunto un tono surreale, sostenuto anche dal caldo e dall’ozio estivo.
Ripeto, se ne può uscire, non rinuciamo subito.

Un abbraccio a tutti e due.

 Giuseppe Terracciano @ Giuseppe Terracciano - 12/12/2011 17:23:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Terracciano » ]

Questo commento non è attualmente leggibile perché è stato archiviato, quanto prima tornerà ad esserlo: LaRecherche.it sta lavorando per ottimizzare il funzionamento del sito.Troppo divertente!
Il "mio" posteggiatore è un tipo indeciso e irrisolto, svagato e un po’ tonto, il tuo è di certo un tipo scanzonato e creativo. Non è che per caso stiamo trasferendo noi stessi nei personaggi? :))
La signora coi tacchi mi è sembrata un po’ più furbetta.
Vediamo come continua.
@Giuseppe, io l’avevo letto come tu l’avevi pensato! E poi mi piaceva l’idea e avrebbe anche potuto diventare un testo teatrale stile quelli di Noel Coward ma rapportato ai nostri tempi e alla nostra società, con tanto di storia d’amore, come tu dici.
Io penso che sia una sfida. Qualcuno più bravo di me saprebbe come uscirne. Io avevo immaginato il guardiano come un tipo un po’ distratto o forse costretto per il suo lavoro a vagabondare col pensiero. D’altra parte anche la signora del chiosco si è presentata in modo un po’ stravagante e il dialogo ha subito assunto un tono surreale, sostenuto anche dal caldo e dall’ozio estivo.
Ripeto, se ne può uscire, non rinuciamo subito.

Un abbraccio a tutti e due.
Cara Lorena, mi sono impantanato!!
Lui e lei non erano il posteggiatore e quella del chiosco...
Il protagonista da un flash precedente, viene riportato alla realtà dalla sconosciuta che gli chiede se può ripararsi sotto l’ombrello; da questo incontro lui gli propone se vogliono fare due passi insieme e da lì doveva partire, magari una storia d’amore, di collaborazione, di impegno sociale, parlando degli impegni di entrambi, delle illusioni, dei progetti, se mai ve ne potevano essere; una storia che poteva essere tipo detective, compagnia teatrale, scrittori falliti, alla ricerca di un’identità, personaggi di successo; una storia di viaggi, eccetera eccetera. Il tutto che si imbastiva man mano che si andava avanti.
Ti ringrazio insieme a Loredana, credo sia molto difficile continuare. Un saluto abbraccioso come m’hai detto tu che m’è piaciuto molto. Your Giuseppe

 Lorena Turri @ Giuseppe Terracciano - 12/12/2011 16:17:00 [ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]

Questo commento non è attualmente leggibile perché è stato archiviato, quanto prima tornerà ad esserlo: LaRecherche.it sta lavorando per ottimizzare il funzionamento del sito.Troppo divertente!
Il "mio" posteggiatore è un tipo indeciso e irrisolto, svagato e un po’ tonto, il tuo è di certo un tipo scanzonato e creativo. Non è che per caso stiamo trasferendo noi stessi nei personaggi? :))
La signora coi tacchi mi è sembrata un po’ più furbetta.
Vediamo come continua.
@Giuseppe, io l’avevo letto come tu l’avevi pensato! E poi mi piaceva l’idea e avrebbe anche potuto diventare un testo teatrale stile quelli di Noel Coward ma rapportato ai nostri tempi e alla nostra società, con tanto di storia d’amore, come tu dici.
Io penso che sia una sfida. Qualcuno più bravo di me saprebbe come uscirne. Io avevo immaginato il guardiano come un tipo un po’ distratto o forse costretto per il suo lavoro a vagabondare col pensiero. D’altra parte anche la signora del chiosco si è presentata in modo un po’ stravagante e il dialogo ha subito assunto un tono surreale, sostenuto anche dal caldo e dall’ozio estivo.
Ripeto, se ne può uscire, non rinuciamo subito.

Un abbraccio a tutti e due.
Cara Lorena, mi sono impantanato!!
Lui e lei non erano il posteggiatore e quella del chiosco...
Il protagonista da un flash precedente, viene riportato alla realtà dalla sconosciuta che gli chiede se può ripararsi sotto l’ombrello; da questo incontro lui gli propone se vogliono fare due passi insieme e da lì doveva partire, magari una storia d’amore, di collaborazione, di impegno sociale, parlando degli impegni di entrambi, delle illusioni, dei progetti, se mai ve ne potevano essere; una storia che poteva essere tipo detective, compagnia teatrale, scrittori falliti, alla ricerca di un’identità, personaggi di successo; una storia di viaggi, eccetera eccetera. Il tutto che si imbastiva man mano che si andava avanti.
Ti ringrazio insieme a Loredana, credo sia molto difficile continuare. Un saluto abbraccioso come m’hai detto tu che m’è piaciuto molto. Your Giuseppe
Scusami, Giuseppe, ma se, come ha scritto Loredana, lui è il guardiano del posteggio e lei la signora del chiosco, non dovrebbe essere tanto difficile poterla rivedere...c’è qualcosa che non torna in questo racconto...per me erano due lì per caso...Ora come si fa a proseguire?

 Lorena Turri @ Lorena Turri - 11/12/2011 14:57:00 [ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]

Questo commento non è attualmente leggibile perché è stato archiviato, quanto prima tornerà ad esserlo: LaRecherche.it sta lavorando per ottimizzare il funzionamento del sito.Troppo divertente!
Il "mio" posteggiatore è un tipo indeciso e irrisolto, svagato e un po’ tonto, il tuo è di certo un tipo scanzonato e creativo. Non è che per caso stiamo trasferendo noi stessi nei personaggi? :))
La signora coi tacchi mi è sembrata un po’ più furbetta.
Vediamo come continua.
@Giuseppe, io l’avevo letto come tu l’avevi pensato! E poi mi piaceva l’idea e avrebbe anche potuto diventare un testo teatrale stile quelli di Noel Coward ma rapportato ai nostri tempi e alla nostra società, con tanto di storia d’amore, come tu dici.
Io penso che sia una sfida. Qualcuno più bravo di me saprebbe come uscirne. Io avevo immaginato il guardiano come un tipo un po’ distratto o forse costretto per il suo lavoro a vagabondare col pensiero. D’altra parte anche la signora del chiosco si è presentata in modo un po’ stravagante e il dialogo ha subito assunto un tono surreale, sostenuto anche dal caldo e dall’ozio estivo.
Ripeto, se ne può uscire, non rinuciamo subito.

Un abbraccio a tutti e due.
Cara Lorena, mi sono impantanato!!
Lui e lei non erano il posteggiatore e quella del chiosco...
Il protagonista da un flash precedente, viene riportato alla realtà dalla sconosciuta che gli chiede se può ripararsi sotto l’ombrello; da questo incontro lui gli propone se vogliono fare due passi insieme e da lì doveva partire, magari una storia d’amore, di collaborazione, di impegno sociale, parlando degli impegni di entrambi, delle illusioni, dei progetti, se mai ve ne potevano essere; una storia che poteva essere tipo detective, compagnia teatrale, scrittori falliti, alla ricerca di un’identità, personaggi di successo; una storia di viaggi, eccetera eccetera. Il tutto che si imbastiva man mano che si andava avanti.
Ti ringrazio insieme a Loredana, credo sia molto difficile continuare. Un saluto abbraccioso come m’hai detto tu che m’è piaciuto molto. Your Giuseppe
Scusami, Giuseppe, ma se, come ha scritto Loredana, lui è il guardiano del posteggio e lei la signora del chiosco, non dovrebbe essere tanto difficile poterla rivedere...c’è qualcosa che non torna in questo racconto...per me erano due lì per caso...Ora come si fa a proseguire?
Errata corrige: non ci va il punto interrogativo dopo "sono tutta sudata"

 Lorena Turri @ Giuseppe Terracciano - 11/12/2011 14:56:00 [ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]

Questo commento non è attualmente leggibile perché è stato archiviato, quanto prima tornerà ad esserlo: LaRecherche.it sta lavorando per ottimizzare il funzionamento del sito.Troppo divertente!
Il "mio" posteggiatore è un tipo indeciso e irrisolto, svagato e un po’ tonto, il tuo è di certo un tipo scanzonato e creativo. Non è che per caso stiamo trasferendo noi stessi nei personaggi? :))
La signora coi tacchi mi è sembrata un po’ più furbetta.
Vediamo come continua.
@Giuseppe, io l’avevo letto come tu l’avevi pensato! E poi mi piaceva l’idea e avrebbe anche potuto diventare un testo teatrale stile quelli di Noel Coward ma rapportato ai nostri tempi e alla nostra società, con tanto di storia d’amore, come tu dici.
Io penso che sia una sfida. Qualcuno più bravo di me saprebbe come uscirne. Io avevo immaginato il guardiano come un tipo un po’ distratto o forse costretto per il suo lavoro a vagabondare col pensiero. D’altra parte anche la signora del chiosco si è presentata in modo un po’ stravagante e il dialogo ha subito assunto un tono surreale, sostenuto anche dal caldo e dall’ozio estivo.
Ripeto, se ne può uscire, non rinuciamo subito.

Un abbraccio a tutti e due.
Cara Lorena, mi sono impantanato!!
Lui e lei non erano il posteggiatore e quella del chiosco...
Il protagonista da un flash precedente, viene riportato alla realtà dalla sconosciuta che gli chiede se può ripararsi sotto l’ombrello; da questo incontro lui gli propone se vogliono fare due passi insieme e da lì doveva partire, magari una storia d’amore, di collaborazione, di impegno sociale, parlando degli impegni di entrambi, delle illusioni, dei progetti, se mai ve ne potevano essere; una storia che poteva essere tipo detective, compagnia teatrale, scrittori falliti, alla ricerca di un’identità, personaggi di successo; una storia di viaggi, eccetera eccetera. Il tutto che si imbastiva man mano che si andava avanti.
Ti ringrazio insieme a Loredana, credo sia molto difficile continuare. Un saluto abbraccioso come m’hai detto tu che m’è piaciuto molto. Your Giuseppe
Scusami, Giuseppe, ma se, come ha scritto Loredana, lui è il guardiano del posteggio e lei la signora del chiosco, non dovrebbe essere tanto difficile poterla rivedere...c’è qualcosa che non torna in questo racconto...per me erano due lì per caso...Ora come si fa a proseguire?
Errata corrige: non ci va il punto interrogativo dopo "sono tutta sudata"
Mi piacerebbe potesse diventare un bel testo teatrale...

 Roberto Maggiani @ Giuseppe Terracciano - 11/12/2011 02:13:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Questo commento non è attualmente leggibile perché è stato archiviato, quanto prima tornerà ad esserlo: LaRecherche.it sta lavorando per ottimizzare il funzionamento del sito.Troppo divertente!
Il "mio" posteggiatore è un tipo indeciso e irrisolto, svagato e un po’ tonto, il tuo è di certo un tipo scanzonato e creativo. Non è che per caso stiamo trasferendo noi stessi nei personaggi? :))
La signora coi tacchi mi è sembrata un po’ più furbetta.
Vediamo come continua.
@Giuseppe, io l’avevo letto come tu l’avevi pensato! E poi mi piaceva l’idea e avrebbe anche potuto diventare un testo teatrale stile quelli di Noel Coward ma rapportato ai nostri tempi e alla nostra società, con tanto di storia d’amore, come tu dici.
Io penso che sia una sfida. Qualcuno più bravo di me saprebbe come uscirne. Io avevo immaginato il guardiano come un tipo un po’ distratto o forse costretto per il suo lavoro a vagabondare col pensiero. D’altra parte anche la signora del chiosco si è presentata in modo un po’ stravagante e il dialogo ha subito assunto un tono surreale, sostenuto anche dal caldo e dall’ozio estivo.
Ripeto, se ne può uscire, non rinuciamo subito.

Un abbraccio a tutti e due.
Cara Lorena, mi sono impantanato!!
Lui e lei non erano il posteggiatore e quella del chiosco...
Il protagonista da un flash precedente, viene riportato alla realtà dalla sconosciuta che gli chiede se può ripararsi sotto l’ombrello; da questo incontro lui gli propone se vogliono fare due passi insieme e da lì doveva partire, magari una storia d’amore, di collaborazione, di impegno sociale, parlando degli impegni di entrambi, delle illusioni, dei progetti, se mai ve ne potevano essere; una storia che poteva essere tipo detective, compagnia teatrale, scrittori falliti, alla ricerca di un’identità, personaggi di successo; una storia di viaggi, eccetera eccetera. Il tutto che si imbastiva man mano che si andava avanti.
Ti ringrazio insieme a Loredana, credo sia molto difficile continuare. Un saluto abbraccioso come m’hai detto tu che m’è piaciuto molto. Your Giuseppe
Scusami, Giuseppe, ma se, come ha scritto Loredana, lui è il guardiano del posteggio e lei la signora del chiosco, non dovrebbe essere tanto difficile poterla rivedere...c’è qualcosa che non torna in questo racconto...per me erano due lì per caso...Ora come si fa a proseguire?
Errata corrige: non ci va il punto interrogativo dopo "sono tutta sudata"
Mi piacerebbe potesse diventare un bel testo teatrale...
Ciao Giuseppe, mi perdonerai, spero, se ti chiedo la cortesia di stare attento alle andate a capo, o sono come le volevi?

 Giuseppe Terracciano @ Giuseppe Terracciano - 10/12/2011 21:47:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Terracciano » ]

Questo commento non è attualmente leggibile perché è stato archiviato, quanto prima tornerà ad esserlo: LaRecherche.it sta lavorando per ottimizzare il funzionamento del sito.Troppo divertente!
Il "mio" posteggiatore è un tipo indeciso e irrisolto, svagato e un po’ tonto, il tuo è di certo un tipo scanzonato e creativo. Non è che per caso stiamo trasferendo noi stessi nei personaggi? :))
La signora coi tacchi mi è sembrata un po’ più furbetta.
Vediamo come continua.
@Giuseppe, io l’avevo letto come tu l’avevi pensato! E poi mi piaceva l’idea e avrebbe anche potuto diventare un testo teatrale stile quelli di Noel Coward ma rapportato ai nostri tempi e alla nostra società, con tanto di storia d’amore, come tu dici.
Io penso che sia una sfida. Qualcuno più bravo di me saprebbe come uscirne. Io avevo immaginato il guardiano come un tipo un po’ distratto o forse costretto per il suo lavoro a vagabondare col pensiero. D’altra parte anche la signora del chiosco si è presentata in modo un po’ stravagante e il dialogo ha subito assunto un tono surreale, sostenuto anche dal caldo e dall’ozio estivo.
Ripeto, se ne può uscire, non rinuciamo subito.

Un abbraccio a tutti e due.
Cara Lorena, mi sono impantanato!!
Lui e lei non erano il posteggiatore e quella del chiosco...
Il protagonista da un flash precedente, viene riportato alla realtà dalla sconosciuta che gli chiede se può ripararsi sotto l’ombrello; da questo incontro lui gli propone se vogliono fare due passi insieme e da lì doveva partire, magari una storia d’amore, di collaborazione, di impegno sociale, parlando degli impegni di entrambi, delle illusioni, dei progetti, se mai ve ne potevano essere; una storia che poteva essere tipo detective, compagnia teatrale, scrittori falliti, alla ricerca di un’identità, personaggi di successo; una storia di viaggi, eccetera eccetera. Il tutto che si imbastiva man mano che si andava avanti.
Ti ringrazio insieme a Loredana, credo sia molto difficile continuare. Un saluto abbraccioso come m’hai detto tu che m’è piaciuto molto. Your Giuseppe
Scusami, Giuseppe, ma se, come ha scritto Loredana, lui è il guardiano del posteggio e lei la signora del chiosco, non dovrebbe essere tanto difficile poterla rivedere...c’è qualcosa che non torna in questo racconto...per me erano due lì per caso...Ora come si fa a proseguire?
Errata corrige: non ci va il punto interrogativo dopo "sono tutta sudata"
Mi piacerebbe potesse diventare un bel testo teatrale...
Ciao Giuseppe, mi perdonerai, spero, se ti chiedo la cortesia di stare attento alle andate a capo, o sono come le volevi?
Cara Maria, come sfotti tu non sfotte nessuno=)

 Maria Musik @ Giuseppe Terracciano - 10/12/2011 19:20:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

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Il "mio" posteggiatore è un tipo indeciso e irrisolto, svagato e un po’ tonto, il tuo è di certo un tipo scanzonato e creativo. Non è che per caso stiamo trasferendo noi stessi nei personaggi? :))
La signora coi tacchi mi è sembrata un po’ più furbetta.
Vediamo come continua.
@Giuseppe, io l’avevo letto come tu l’avevi pensato! E poi mi piaceva l’idea e avrebbe anche potuto diventare un testo teatrale stile quelli di Noel Coward ma rapportato ai nostri tempi e alla nostra società, con tanto di storia d’amore, come tu dici.
Io penso che sia una sfida. Qualcuno più bravo di me saprebbe come uscirne. Io avevo immaginato il guardiano come un tipo un po’ distratto o forse costretto per il suo lavoro a vagabondare col pensiero. D’altra parte anche la signora del chiosco si è presentata in modo un po’ stravagante e il dialogo ha subito assunto un tono surreale, sostenuto anche dal caldo e dall’ozio estivo.
Ripeto, se ne può uscire, non rinuciamo subito.

Un abbraccio a tutti e due.
Cara Lorena, mi sono impantanato!!
Lui e lei non erano il posteggiatore e quella del chiosco...
Il protagonista da un flash precedente, viene riportato alla realtà dalla sconosciuta che gli chiede se può ripararsi sotto l’ombrello; da questo incontro lui gli propone se vogliono fare due passi insieme e da lì doveva partire, magari una storia d’amore, di collaborazione, di impegno sociale, parlando degli impegni di entrambi, delle illusioni, dei progetti, se mai ve ne potevano essere; una storia che poteva essere tipo detective, compagnia teatrale, scrittori falliti, alla ricerca di un’identità, personaggi di successo; una storia di viaggi, eccetera eccetera. Il tutto che si imbastiva man mano che si andava avanti.
Ti ringrazio insieme a Loredana, credo sia molto difficile continuare. Un saluto abbraccioso come m’hai detto tu che m’è piaciuto molto. Your Giuseppe
Scusami, Giuseppe, ma se, come ha scritto Loredana, lui è il guardiano del posteggio e lei la signora del chiosco, non dovrebbe essere tanto difficile poterla rivedere...c’è qualcosa che non torna in questo racconto...per me erano due lì per caso...Ora come si fa a proseguire?
Errata corrige: non ci va il punto interrogativo dopo "sono tutta sudata"
Mi piacerebbe potesse diventare un bel testo teatrale...
Ciao Giuseppe, mi perdonerai, spero, se ti chiedo la cortesia di stare attento alle andate a capo, o sono come le volevi?
Cara Maria, come sfotti tu non sfotte nessuno=)
Questo racconto ha un incipit che mi ha fatto ripensare al Marcovaldo di Calvino.
Giusè, perdonami, lo sai che non ce la faccio a resitere: ti sei cacciato da solo nei guai... adesso, questo testo, come lo cancelli? =)
Terracciano imperituro... è proprio vero che a Natale avvengono miracoli!

 Loredana Savelli @ Giuseppe Terracciano - 10/12/2011 12:19:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Questo commento non è attualmente leggibile perché è stato archiviato, quanto prima tornerà ad esserlo: LaRecherche.it sta lavorando per ottimizzare il funzionamento del sito.Troppo divertente!
Il "mio" posteggiatore è un tipo indeciso e irrisolto, svagato e un po’ tonto, il tuo è di certo un tipo scanzonato e creativo. Non è che per caso stiamo trasferendo noi stessi nei personaggi? :))
La signora coi tacchi mi è sembrata un po’ più furbetta.
Vediamo come continua.
@Giuseppe, io l’avevo letto come tu l’avevi pensato! E poi mi piaceva l’idea e avrebbe anche potuto diventare un testo teatrale stile quelli di Noel Coward ma rapportato ai nostri tempi e alla nostra società, con tanto di storia d’amore, come tu dici.
Io penso che sia una sfida. Qualcuno più bravo di me saprebbe come uscirne. Io avevo immaginato il guardiano come un tipo un po’ distratto o forse costretto per il suo lavoro a vagabondare col pensiero. D’altra parte anche la signora del chiosco si è presentata in modo un po’ stravagante e il dialogo ha subito assunto un tono surreale, sostenuto anche dal caldo e dall’ozio estivo.
Ripeto, se ne può uscire, non rinuciamo subito.

Un abbraccio a tutti e due.
Cara Lorena, mi sono impantanato!!
Lui e lei non erano il posteggiatore e quella del chiosco...
Il protagonista da un flash precedente, viene riportato alla realtà dalla sconosciuta che gli chiede se può ripararsi sotto l’ombrello; da questo incontro lui gli propone se vogliono fare due passi insieme e da lì doveva partire, magari una storia d’amore, di collaborazione, di impegno sociale, parlando degli impegni di entrambi, delle illusioni, dei progetti, se mai ve ne potevano essere; una storia che poteva essere tipo detective, compagnia teatrale, scrittori falliti, alla ricerca di un’identità, personaggi di successo; una storia di viaggi, eccetera eccetera. Il tutto che si imbastiva man mano che si andava avanti.
Ti ringrazio insieme a Loredana, credo sia molto difficile continuare. Un saluto abbraccioso come m’hai detto tu che m’è piaciuto molto. Your Giuseppe
Scusami, Giuseppe, ma se, come ha scritto Loredana, lui è il guardiano del posteggio e lei la signora del chiosco, non dovrebbe essere tanto difficile poterla rivedere...c’è qualcosa che non torna in questo racconto...per me erano due lì per caso...Ora come si fa a proseguire?
Errata corrige: non ci va il punto interrogativo dopo "sono tutta sudata"
Mi piacerebbe potesse diventare un bel testo teatrale...
Ciao Giuseppe, mi perdonerai, spero, se ti chiedo la cortesia di stare attento alle andate a capo, o sono come le volevi?
Cara Maria, come sfotti tu non sfotte nessuno=)
Questo racconto ha un incipit che mi ha fatto ripensare al Marcovaldo di Calvino.
Giusè, perdonami, lo sai che non ce la faccio a resitere: ti sei cacciato da solo nei guai... adesso, questo testo, come lo cancelli? =)
Terracciano imperituro... è proprio vero che a Natale avvengono miracoli!
Molto bello come incipit... e ora? :)