Pubblicato il 22/05/2012 21:26:21
Silenziosi approcci, capricci. Solletichi le viscere con la calma inanimata di un mobile dell' 800. Quanto ti cercai... Mi chiedo. Quanto ti cercai? E chissà dove se ne va il tempo che passiamo a guardarci, Ora che desidero le tue dita aride, di legno incrostato, verniciato. Ora che desidero che incornicino le mie. Bianche, grasse, con tutti quegli anelli. Senza nessuna logica stimolo l'ingenuità comica della mia bambina dalla mimica furiosa. Forse è l'ora di prendermi per mano.
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