Pubblicato il 22/10/2012 15:59:56
Nuoce al tuo umore - a quello più nascosto - il morso che trattieni - a stento - nella speranza che io non veda. E appare nella ruga nel lambiccare della tempia e poi la vena gonfia svela il tormentato andirivieni di un’onda senza la risacca. Eppure non si annega in questo mare di laguna in due bracciate si approda e in verticale si tocca. Agitando i piedi resti a galla e tutto è come prima: il lenzuolo tira da una parte ed io son sempre qui che lo rimbocco.
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