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L’Amore ai Tempi di Totti

Argomento: Letteratura

di Luca Tegoni
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Pubblicato il 31/05/2017 13:26:00

Il 28 maggio 2017 un dio del calcio si è fatto uomo. La trasfigurazione è avvenuta nel tempio Olimpico alla presenza di circa settantamila fedeli. La tragedia si è consumata verso sera, all’imbrunire quando cala il sole. Francesco Totti si è sentito improvvisamente solo in mezzo al campo dopo aver calciato quel pallone in Curva Sud dedicato a tutti i romanisti di Roma. Totti è diventato uomo e cerca di raccontare la metamorfosi a modo suo in un delirio amoroso senza pudore. “ Dite di me che ho vissuto ai tempi di Totti “, il cuore dei tifosi batte forte, incredulo davanti alla verità, davanti alla sostanza della vita, e i volti sono affranti perché non sono lacrime per un’emozione, sono lacrime di dolore che l’amore non può più sostenere. Sono lacrime che il Tempo non perdona.

Il popolo romanista piange il suo eroe omerico, nato fanciullo, fattosi dio e tornato uomo. Un dio compassionevole che ha protetto i romani dalle sconfitte. Un dio mille volte sconfitto che ha però saputo far vincere la gioia di essere “ una cosa sola”.

Non ho mai amato Totti, non come giocatore tanto meno come dio. Ne ho compreso la grandezza di calciatore in un pomeriggio di pochi anni fa al Tardini, quando, in mezzo al fango di un campo di calcio ridotto male dalla pioggia, toccava la palla o la calciava con una grazia e una forza che non sembravano umane.

La tragedia di ieri sera ci ha mostrato che ” i popoli” non hanno bisogno di grandi uomini o anche semplicemente di brave persone, ce ne sono così tanti in giro che nemmeno li riconosciamo, “ i popoli “ hanno bisogno di eroi oppure di dei. Sulle rive del Tevere da ieri aspettano … “ Abbracciami, finché non torna Francesco … “


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