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venezia 2016 film in concorso

Argomento: Cinema

Saggio di Gio-Ma 

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Pubblicato il 31/07/2016 18:07:54

VENEZIA 2016 film in concorso.

Wenders, Malick, Kusturica e Piccioni in corsa per il Leone d’Oro
di Vittoria Scarpa

28/07/2016 - Tra gli altri registi in concorso, Pablo Larraín, Stéphane Brizé, Tom Ford, Denis Villeneuve, François Ozon. Per l’Italia, anche Roan Johnson e il duo Massimo D’Anolfi/Martina Parenti.
Un approccio mediato, non diretto, alla realtà. Un cinema che parla del presente anche quando racconta il passato o il futuro. E’ il filo rosso che unisce i film della selezione ufficiale della 73ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (31 agosto-10 settembre), secondo il suo direttore Alberto Barbera che ha presentato oggi il programma a Roma. “L’anno scorso il filo conduttore era l’attenzione alla realtà”, osserva Barbera, “quest’anno i cineasti continuano a parlare del presente, ma attraverso dei filtri, e si interrogano sui grandi temi esistenziali prendendo le distanze dalla brutalità del quotidiano”.
Diciannove sono i film selezionati per il concorso Venezia 73. Tra questi, ci sono adattamenti da opere letterarie o teatrali come Les beaux jours d’Aranjuez di Wim Wenders, in 3D, tratto dalla pièce dell’austriaco Peter Handke, Une vie di Stéphane Brizé, dall’omonimo romanzo di Guy de Maupassant, e Nocturnal Animals di Tom Ford, dal libro di Austin Wright. C’è la fantascienza, “a metà tra Spielberg e Malick”, di Denis Villeneuve con il suo Arrival, e il futuro distopico di Ana Lily Amirpour con The Bad Batch. Ci sono poi film storici come Rai (Paradise) di Andrei Konchalovsky, che riflette sull’Olocausto, Jackie di Pablo Larraín, con Natalie Portman nei panni di Jackie Kennedy, e un western tutto europeo, Brimstone di Martin Koolhoven, che riunisce Paesi Bassi, Germania, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Svezia.
Emir Kusturica concorrerà al Leone d’Oro con On the Milky Road, che sviluppa il suo corto proiettato due anni fa al Lido nell’ambito del film collettivo Words with Gods; Terrence Malick presenterà Voyage of Time, “molto più che un documentario” precisa Barbera, un film visionario sulla genesi dell’universo, con Cate Blanchett; François Ozon svelerà invece il suo Frantz, con Pierre Niney. Tre i titoli italiani in concorso, selezionati perché “riusciti, coraggiosi e fuori dagli schemi”: sono Questi giorni di Giuseppe Piccioni, racconto di formazione con protagoniste quattro ragazze, una delle quali riceve un’improbabile proposta di lavoro da Belgrado; Piuma di Roan Johnson, altro coming-of-age, sotto forma di commedia, con al centro due diciottenni alle prese con una gravidanza; e il documentario Spira Mirabilis di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, che racconta l'immortalità attraverso i quattro elementi della natura: acqua, aria, terra e fuoco. Unica opera prima in concorso, il pasoliniano El Cristo Ciego di Christopher Murray, ambientato nelle miniere cilene.
Fuori concorso, oltre all’evento speciale The Young Pope (episodi 1 e 2) di Paolo Sorrentino, si segnalano À jamais di Benoît Jacquot, da un romanzo breve di Don De Lillo; il primo film italiano di Amir Naderi, Monte, coprodotto con Usa e Francia; Tommaso di Kim Rossi Start, descritto dal direttore della Mostra come “un film coraggioso, con una forte componente autobiografica, sulle proprie ossessioni e il rapporto con le donne”; Hacksaw Ridge di Mel Gibson, e sul versante non fiction, i documentari Assalto al cielo di Francesco Munzi, sul ’68 italiano, Safari di Ulrich Seidl, “per stomaci forti”, e One More Time with Feeling (3D), un viaggio nell’universo di Nick Cave. In proiezione speciale fuori concorso, l'"audace" Planetarium di Rebecca Zlotowski. Fuori concorso è anche il film di chiusura della Mostra: il remake The Magnificent Seven di Antoine Fuqua, con Denzel Washington (l’apertura, lo ricordiamo, è affidata a La La Land di Damien Chazelle, in concorso).
Un cenno infine alla nuova sezione Cinema nel giardino, riservata al cinema cosiddetto medio, tra l’essai e il commerciale, e ospitata in una nuova sala di 400 posti: vi saranno proiettati, fra gli altri, L’estate addosso di Gabriele Muccino, The Net di Kim Ki-duk e il doc Robinù del giornalista Michele Santoro. La 73ma Mostra di Venezia è dedicata ad Abbas Kiarostami e Michael Cimino, ai quali sarà dedicato un duplice omaggio.

Film in concorso
The Bad Batch - Ana Lily Amirpour
Une Vie - Stéphane Brizé
La La Land - Damien Chazelle
The Light Between Oceans - Derek Cianfrance
El Ciudadano Ilustre - Mariano Cohn, Gastòn Duprat
Spira Mirabilis (documentario) - Massimo D’Anolfi, Martina Parenti
The Woman Who Left - Lav Diaz
La región salvaje - Amat Escalante
Nocturnal Animals - Tom Ford
Piuma - Rohan Johnson
Rai (Paradise) - Andrei Konchalovsky
Brimstone - Martin Koolhoven
On the Milky Road - Emir Kusturica
Voyage of Time [+] - Terrence Malick
El Cristo ciego - Christopher Murray
Frantz [+] - Francois Ozon
Questi giorni - Giuseppe Piccioni
Arrival - Denis Villeneuve
Les beaux jours d’Aranjuez - Wim Wenders
Jackie - Pablo Larrain
Fuori concorso
The Young Pope (ep. 1 e 2) - Paolo Sorrentino
The Bleeder - Philippe Falardeau
The Magnificent Seven - Antoine Fuqua
Hacksaw Ridge - Mel Gibson
Planetarium - Rebecca Zlotowski
The Journey - Nick Hamm
A Jamais - Benoit Jaquot
Gantz:O - Kawamura Yasushi
The Age of Shadows - Kim Jee Woon
Monte - Amir Naderi
Tommaso - Kim Rossi Stuart

Gli italiani al Lido di Vittoria Scarpa

29/07/2016 - Tre titoli in concorso, cinque fuori concorso, due in Orizzonti e tre nella sezione Cinema nel Giardino parlano italiano alla Mostra di Venezia quest’anno. Tra i paesi più rappresentati quest’anno alla Mostra di Venezia, poco meno degli Stati Uniti e più della Francia, l’Italia schiera film in tutte le sezioni della Selezione Ufficiale, tra lungometraggi di finzione, corti e documentari.
Tre sono in concorso Venezia 73: Questi giorni di Giuseppe Piccioni (nella foto), Piuma di Roan Johnson e Spira Mirabilis di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti. Prodotto da 11 Marzo Film, Publispei e Rai Cinema, il nuovo film di Piccioni è la storia di un gruppo di ragazze di provincia alle prese con le scelte per il loro futuro, e del viaggio che compiono per accompagnare una di loro a Belgrado, dove l’attendono una misteriosa amica e un’improbabile occasione di lavoro. Nel cast Margherita Buy e Filippo Timi; l’uscita nelle sale è prevista per il 15 settembre con Bim. Roan Johnson firma invece con Piuma il suo terzo lungometraggio, prodotto da Sky Cinema e Palomar, una commedia su una coppia di diciottenni in attesa del loro primo figlio. Il film sarà nei cinema il 20 ottobre con Lucky Red (distribuzione internazionale: True Colours). Spira Mirabilis si presenta invece come un film documentario sull’immortalità, una sinfonia visiva girata in diversi luoghi del mondo, che ruota attorno ai quattro elementi della natura: acqua, aria, terra, fuoco. Una coproduzione italo-svizzera di Montmorency Film e Lomotion con Rai Cinema e con SRF Schweizer Radio und Fernsehen/SRG SSR; la distribuzione internazionale è di The Match Factory.
Fuori concorso, oltre all’evento speciale The Young Pope di Paolo Sorrentino (leggi la news), c’è Tommaso di Kim Rossi Stuart, prodotto da Palomar con Rai Cinema, un film dalla forte componente autobiografica che esplora il rapporto tra un attore giovane e bello e le donne.
Tra gli interpreti, il regista stesso, Cristiana Capotondi e Jasmine Trinca. Il film esce in sala l’8 settembre con 01. Sempre fuori concorso, il primo film italiano del regista iraniano Amir Naderi, coprodotto con Usa e Francia (Citrullo International, Zivago Media, Cineric, Ciné-sud Promotion, Rai Cinema): Monte, storia di un uomo, sua moglie e suo figlio che vivono ai piedi di una montagna che si erge come un muro contro i raggi del sole, e della loro sfida quotidiana per riportare la luce sulle loro terre. Con Andrea Sartoretti e Claudia Potenza. E poi, due documentari: Our War di Bruno Chiaravalloti, Claudio Giampaglia e Benedetta Argentieri,una coproduzione Italia-Usa che segue tre combattenti volontari, provenienti da Stati Uniti, Italia e Svezia, arruolati nelle milizie curde in Siria contro l’Isis; e Assalto al cielo di Francesco Munzi, che dopo il successo di Anime nere [+] torna a Venezia con un film d’archivio, prodotto da Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Cinema, sulla stagione di lotte politiche extraparlamentari in Italia negli anni tra il 1967 e il ‘77, tra slanci, sogni, violenze e delitti.
Due i titoli italiani in Orizzonti: Liberami di Federica di Giacomo, una produzione Mir Cinematografica con Rai Cinema in coproduzione con Opera Films, e Il più grande sogno di Michele Vannucci, prodotto da Kino Produzioni con il contributo del Mibact (leggi la news). Nella nuova sezione Cinema nel Giardino: L’estate addosso di Gabriele Muccino, Robinù di Michele Santoro e Franca: Chaos and Creation di Francesco Carrozzini. Quattro poi i corti italiani in Orizzonti, cinque i documentari nazionali in Venezia Classici.
Ricordiamo infine Le ultime cose di Irene Dionisio in concorso alla Settimana della Critica (leggi la news), una coproduzione italo-svizzero-francese che incrocia tre storie al Banco dei pegni, e i titoli italiani (e coproduzioni) alle Giornate degli Autori (news): in gara, Indivisibili di Edoardo De Angelis e La ragazza del mondo di Marco Danieli; tra gli eventi speciali, Coffee di Cristiano Bortone, Vangelo di Pippo Delbono, Il profumo del tempo delle favole di Mauro Caputo e You Never Had It - An Evening With Bukowski di Matteo Borgardt.

Una vetrina per i registi emergenti di Camillo De Marco

28/07/2016 - La line-up della sezione dedicata alle nuove tendenze estetiche ed espressive.
L'Italia è rappresentata da Il più grande sogno di Michele Vannucci e Liberami di Federica Di Giacomo. Opera prima prodotta da Kino di Giovanni Pompili e venduta da True Colours, Il più grande sogno racconta di Mirko, un criminale romano di 39 anni che improvvisamente viene eletto - quasi all'unanimità e a sua insaputa - presidente del comitato di quartiere. La vita per Mirko cambia radicalmente: basta spaccio, basta violenza, basta indifferenza, Nel cast l'emergente Alessandro Borghi (Non essere cattivo [+] e Suburra [+]). Federica Di Giacomo firma invece il suo terzo documentario con Liberami, sul ritorno dell’esorcismo nel mondo contemporaneo: ogni anno sempre più persone chiamano “possessione” il loro malessere, in Italia, in Europa, nel mondo. La Chiesa risponde all’emergenza spirituale nominando un numero crescente di preti esorcisti ed organizzando corsi di formazione.
Raúl Arévalo, attore in Cien años de perdón [+], debutta come regista nel thriller Tarde para la ira, scritto con David Pulido. Nel cast Antonio de la Torre (La isla mínima [+]) e Luis Callejo (La mula [+]). Produce La Canica Films e Televisión Española (TVE). L'uscita in Spagna è prevista il 9 settembre, dopo la presentazione alla Mostra.
E' un mockumentary tinto d’assurdo King of the Belgians, il quarto lungometraggio dei vincitori di un Leone a Venezia (con l'esordio Khadak [+]) Peter Brosens e Jessica Woodworth, che immaginano Re Nicolas III in visita di Stato a Istanbul quando la metà meridionale del Belgio dichiara la sua indipendenza. Il sovrano deve tornare subito in Patria ma una tempesta solare blocca aereoporti e comunicazioni. Inizia un'odissea attraverso i Balcani, durante il quale il Re scopre il mondo reale e se stesso. Con Peter Van den Begin, Lucie Debay, Titus De Voogdt, è prodotto da Bo Films con Entre Chien et Loup (Belgio), Topkapi Films (Olanda), Art Fest (Bulgaria).
Rappresenta il cinema portoghese quest'anno a Venezia São Jorge di Marco Martins, un film che racconta di un pugile disoccupato che accetta un difficile lavoro in un’agenzia di recupero crediti. Dopo Alice [+], l'attore Nuno Lopes è nuovamente assieme al regista, affiancato da Beatriz Batarda, Mariana Nunes e Gonçalo Waddington, oltre ad una serie di attori non professionisti. L'uscita nelle sale nazionali di São Jorge, prodotto da Filmes do Tejo, è prevista per il 3 novembre.
Réparer les vivants è il terzo lungometraggio di Katell Quillévéré, dopo Un poison violent [+] (Quinzaine des réalisateurs 2010 e premio Jean Vigo) e Suzanne [+] (Settimana della Critica di Cannes 2013). Adattamento dal romanzo omonimo di Maylis de Kerangal, pubblicato nel 2014, è interpretato da Anne Dorval e Emmanuelle Seigner. Prodotto da Les Films Pelléas, Les Films du Bélier con la belga Frakas Production e France 2 Cinéma, il film uscirà in Francia a inizio novembre.
Da segnalare infine tra i film europei selezionati, il drammatico Die Einsiedler di Ronny Trocker, girato sulle Alpi altoatesine, prodotto da Zischlermann Filmproduktion in coproduzione con Golden Girls Filmproduktion & Filmservices, e Home, quarto lungometraggio della giovane regista fiamminga Fien Troch, premiato con l'Arte International Prize al TorinoFilmLab Meeting Event. Troch torna a collaborare con Antonino Lombardo di Prime Time, che aveva prodotto i suoi tre film precedenti.

Concorso Orizzonti
Tarde para la ira – Raul Arevalo

King Of The Belgians – Peter Brosens & Jessica Woodworth

Through The Wall – Rama Burshtein

Liberami – Federica Di Giacomo

Big Big World – Reha Erdem

Gukoroku – Ishikawa Kei

Maudite Poutine – Karl Lemieux

Sao Jorge – Marco Martins

Dawson City: Frozen Time – Bill Morrison

Réparer les vivants – Katell Quillevere

White Sun – Deepak Rauniyar
Malaria – Parviz Shahbaz
Kekszakallu – Gaston Solnicki
Home – Fien Troch
Sie Einsiedler – Ronny Trocker
Il piu grande sogno – Michele Vannucci

Boys In the Trees – Nicholas Verso

Bitter Money – Wang Bing
Fuori concorso Orizzonti
Dark Night – Tim Sutton

In collaborazione con Cineuropa News





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