Serpe in seno e magistrali saliscendi del pensiero
Luna e folgori tutto in una volta sola
non c'è musica stasera che convoli a giuste nozze
la brezza che fischia con la metà buona della vista
a passare i carri aspetteremo l'estate lunga dei faggeti.
Il tuo amore fuori sede faticherà a trovare raccordi
con un antico cuore di pulcinella
dire che è bella è come ammettere il mistero della morte
in una sagrestia senza porte il prete dice la sua al riguardo
e forse con lo sguardo ha indugiato troppo sulle caviglie della ragazza
seduta al primo banco irrequieta per il destino dell'anima
troppo giovane per essersi già giocata il Paradiso dei plebei
se si pentono sia lei che il prete contemporaneamente
sfuggono gli sguardi e la funzione determina un sortilegio
in cui la gente perde possesso di sè e s'abbandona
stasi ascesi e stasi di un rituale
per bere il sangue per mangiare del corpo
hanno confuso la strada col viaggio
e non sanno come aprire le porte
ad una percezione più grande di una manciata di parole senza volto
come sono lontano ma mi piace pregare
chiuso nella mia stanza
che lei ritorni ad essermi amica
che moltiplichi le possibilità
e mi faccia mordere la lingua
dura un battito appena le ginocchia iniziano a pungere
interrompo il collegamento e torno a vivere
senza alcuna saggezza il tempo vuoto nell'attesa
di una nuova contraffazione.
Torno nel giardino dei fantasmi
a leccarmi le ferite con tanta forza
da non farle rimarginare più
non sento dolore ma non riesco a dormire
provaci tu dall'altra parte di questo piccolo mondo.
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