Facili sentimentalismi di ochesse recalcitranti
a dondolare su giovani fuscelli
aprono la strada a più alti idilli
imbacuccati in cappotti di visone
quale visione la balaustra del tuo seno a volta di leone
l'ho confusa con uno specchio per le allodole
io, mercenario dell'acquisizione contro voglia
di qualsiasi fottutissimo reame dove si possa pisciare in testa
fuori dai balconi al primo che passa
è una moda passeggera dura il tempo astuto di un baccanale di stato
e giù porchetta ben arrostita e fiumi di montepulciano
ma la morte che s'affretta non beve per le strade
s'avvicina quatta quatta alla sua preda che non l'attende
intrappolata in disquisizioni passatempo col cardinale di turno
che non muore mai e intanto il tempo passa
e la corda stringe il collo o il colon fa lo stesso
che sempre di farsela sotto si tratta
allunga le sue mani callose incide il corpo
prende l'anima e tira avanti
si ferma solo al prossimo casello
a ritemprarsi dal fardello che porta addosso.
Questa sua tempra da cavalleggero le dona molto
onorevole signor vescovo
mi ricorda di quando mi aiutava a spostare i mobili
che le restauravo facendomi fesso
lasciandomi credere che le sue braccia
appartenessero un poco anche al popolo
ma da quando l'ho vista mangiare
non posso trattenere il voltastomaco
ogni volta che mi parla troppo vicino
sono sincero magari qualcuno
direbbe un eretico del dissidio interiore
com'è bello far l'amore non è vero?
lei è uno specialista o si tratta di scopate?
state zitto cialtrone voi mi rovinate
si la piazza per nuovi consensi carnali elettorali
o di mista natura
ma la verità in alcuni casi rimane una sola
la cercheremo più tardi tra le pieghe del panciotto
dell'onorevole signor sindaco
così impegnato a recuperar mazzette
da aver momentaneamente perso
gli altri tipi di appetito
a mani unte gioca a carte il capo della polizia
ha dato l'ordine di sfollare con la forza
delle sue truppe bene ammaestrate
il corteo degli operai sempre meno pacifici
proprio mentre incassava la primiera
il polso della situazione glielo racconta il delatore
con la sua faccia da culo sempre pronta a nuove effusioni
intanto quel polso si svena
e le famiglie restano a bocca asciutta
si accontenteranno degli avanzi della costituzione
da portare in tavola insieme a un po' di pane raffermo
e una mela marcia come frutta
così tanto per restare in tema.
Come si cambia è un chiodo fisso
ripulire tutto dall'interno
entri ed esci è una cipolla senza fondo che ti sporca le mani
che fa lacrimare gli occhi ogni volta che la tocchi
quello che ci vuole non lo so
io accendo roghi per colorare il paesaggio
bevo forte sputo a terra da un milione di anni
sono il matto del villaggio.
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