Pubblicato il 21/10/2013 12:35:35
Avvolto il mio corpo alla notte attendo. Che un'ultima stella mi faccia boccacce sfacciate, mentre, distratta dall'urlo del vento, mi adagio beata tra le ombre notturne.
Il timido canto del giorno sbiadito dal sonno, irrompe, irreale. E improvviso cancella quell'assurdo silenzio che per tenderci agguati, cattura, al cader delle stelle, l'ultimo fioco barlume di luna.
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