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Il rifugio del cuore

di Gais
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Pubblicato il 07/07/2014 18:55:39

Questa è la pace: 

i cipressi alti e solidi,
il giallo di quei fiori
di cui mai ricordo il nome; 
 
e poi quelli celesti, 
quelli appiccicosi, che da bambina,
nei miei giocosi scherzi,
erano raccolti. 
 
Quell'otto strano, blu, 
che tante ne ha viste, 
ne ha sentite,
tanti corpi ha cullato
nella gioia e nel provarsi
leggeri. 
 
L'angolo del vento,
che adesso mi accoglie 
con la fatica che qui porto.
 
Quel forno mai più acceso,
lasciato alla natura,
alle radici che lì han 
messo casa. 
 
E poi ancora, ancora le 
bouganville, e la pronuncia...
 
e poi questo grande 
quadrato bianco: 
grande come l'amore che
dentro vi è passato, 
che dentro è vi impregnato 
nei muri, nei letti
nei libri antichi, negli armadi
con nuovi accessori e nuovi vestiti,
nel guardarsi in uno specchio,
nelle ringhiere rosse.
 
Tutto sembra uguale, 
con la gazza ladra 
che sta pronta a rubar qualcosa, 
"tutto ciò che vuoi, prendi!"
ma lascia a noi una
cosa: il tempo. 
 
Il tempo che rimane, 
Il tempo di stamane 
Il tempo del futuro
e di poter ancor godere
 
di ció che solo le persone care
possono provare.

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