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O mio mistero, diverrai gloria,
quando ti svelerò. Intanto
riscatto ogni peccato originale
tra i deliziosi sughi del mio cuoco in festa,
l'ultimo lieto evento di betulla
e non di meno batto bandiera nera
nell'inventare trame trapassate
da parte a parte per ottenere
un risultato poco raffinato,
disponendo di un cuore colmo
d'inquietudini. Sono di nessuna
utilità pratica, per il mondo
ma forse le mie gioie
o le sette preghiere
fervide mie pietose,
perle sono, rubini
e adornano lo spirito lieve
della mia Signora.
La mia Signora è
l'amplesso della bellezza,
il compimento del desiderio,
il coito d'oro e dispensa
l'estasi dell'ardore nell'unione.
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