Non ho mai sopportato le regole. Soprattutto quelle decise da altri.
Ho sempre fatto di testa mia, anche quando la testa era un campo pieno di mine.
Ascolto tutti, sì, ma alla fine decido io.
Sbaglio? Può darsi. Ma almeno è roba mia, e di nessun altro.
Per me la libertà di pensiero è sacra, più della verità stessa.
La critica, quella onesta, quella che taglia, è la sola forma di rispetto che conosco.
Ma la gente vuole essere accarezzata, non lacerata.
Non è sempre stato così. L’impulsività che avevo l’ho sepolta con gli anni, anche se a volte scalpita sotto la pelle.
Ora osservo. Scruto.
Mi perdo nei dettagli e a volte mi sfugge il quadro, ma pazienza, me ne fotto!
La verità si nasconde proprio lì, tra le crepe sui muri e i graffi nella pelle.
Guardo le persone, le loro storie, i loro drammi minuscoli.
Mi piace rubare pezzi di vita.
E se devo scegliere qualcuno da tenere accanto, scelgo sempre il nemico.
Lui almeno non finge, non sorride per convenienza. Non porta con se sorrisi paralitici.
È onesto nel suo odio, e questo mi basta.
2022
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