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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

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di Lucio Tosi
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Pubblicato il 31/12/2014 12:46:39

Ore 04:02

Vivo in Una Casa che sembra disabitata, Nella cella di UN Programma di Scrittura. Niente di che, un bilocale con veranda e vista su Una catena di blog, Amici molto per bene. Link.
Decine di poesie lampeggiano incompiute, alcune davvero Brutte, also se qui e là ho rammendato, inventato Nuovi accapo, sfrangiato, divelto, riscritto e Nuovamente seminato.
Nei loculi delle cartelle riposano Gli appunti, le rane dello stagno. Prima o poi verra QUALCUNO a squadernare, e se ne andrà come questo Giorno distratto Che SAPEVA di Mare Lontano e di montagne sull’orizzonte: come dipinto ma con Troppi Dettagli. Davvero Troppi.
La casa sembra disabitata Perché ci dormo soltanto. QUANDO mi sveglio fuggo. Praticamente Sono Sempre via. Di questi Tempi è Importante non farsi trovare, Darsi Appuntamento dove non ci SI Tocca. GIOCARE a fingere.

Ore 17:00

La Verità è Silenziosa e SI presta allo sguardo di chiunque. E’ fatta così. Vive DAPPERTUTTO Liberamente, ma da qualche tempo non sta bene, ha un’ombra. Prima non l’AVEVA.
Prima eravamo Amici, di Tanto in Tanto entrava Nei Miei Occhi, la guardavo se mi guardava, ed ero contento Perché ho ​​Sempre Preferito Conoscere piuttosto Che Sapere dell’intera Conoscenza. Cinque Sensi possono bastare, e poi Muoversi, Camminare, oppure, ma Proprio a voler strafare, Mettersi in Viaggio.
Ora Passa intere giornate chiusa nei Miei Occhi, e QUANDO Cammino si estranea. Non vuole VEDERE, non sta bene. SE incontro delle PERSONE Sulla via non Riesco a Sentire Quel Che dicono, e quel Che E’ Peggio Nemmeno ciò Che pensano.


Ore 19:00

Non sento la voce del canale Che Scorre in Paese. Gli Uccelli Volano Senza gridi, non dicono niente. Passano. Fuggono. Resto col selciato Sotto i Piedi, coi sassi, con Tutto ciò Che non Parla e non Pensa.
Mi Resta La Luce Che Brilla Dentro le guance, Quella Che SI FA Gioco dei Profili e disegna tattoo Dentro l’Organismo. Ma la Verità Malata mi preoccupa (Inutile dire Che ci Sono PERSONE Al Mondo dal Sangue freddo, Che ti possono sbranare in OGNI Momento, Che Hanno Potere Sulla morte, sul tempo. Bestie ).
Se la Verità non Parla, con Quel Suo Modo di dire Che è mostrare, Allora Siamo davvero soli. E QUANDO sei solo ecco Che viene un’ombra. Io ho marcia la zona Sinistra del Cervello, dove ha Sede la storia dell’umanità, e tra il polmone sinistro e il Fianco Destro ho fiori Che non conosco, Che Hanno Petali che s’involano per Uno sguardo. Se li tocchi tremano Perché Senza Verità OGNI Cosa sembra Fatta di Ghiaccio.

Ore 23:30
QUANDO tutto scolora discendo fino a combaciare con l’inguine.

Ore 04:00
Mi do da fare. Inganno il tempo.


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