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Sei settembre duemila

di Giovanni Bartezzaghi
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Pubblicato il 14/03/2016 15:35:57

 

   06 SETTEMBRE 2000

 

   E così

   rimanesti sola,

   disonorata

   e ripudiata da tutti.

 

   In grembo custodivi

   un candido fiore,

   stupendo frutto

   d'un fuggente amore.

 

   Rimanesti sola

   con il tuo piccolo

   e meraviglioso fagotto,

   respinta da un mondo

   da sempre

   troppo bigotto.

 

   E fu così che di te

   più nulla si seppe:

   cosa facevi

   e dov'eri finita

   in quei giorni struggenti

   della tua misera vita.

 

   E poco più che bambina

   ti lasciasti morire

   di malinconia

   di ipocondria,

   mentre il tuo candido fiore

   veniva cresciuto

   in un mondo d'amore.

 

   Ma oggi,

   dopo ottant'anni e un lustro,

   io, figlio del tuo giglio,

   finalmente ti ho trovata

   tra il verde e 'l profumo

   di alberi di tiglio.

 

   Nell'ossario

   dove da tempo riposi,

   si erge una croce

   ai piedi della quale

   ho deposto un fiore,

   per te mia nonnina

   con tutto il mio amore.


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