O di come sognarti mi stanca
Questo traduttore millenario, in pensione dallo scopo
mira al pareggio più che altro, a deglutire.
A volte, nei sogni che faccio quando le redini sbrigliano
la matassa delle mie dita offese, tu traduci i miei versi
in tedesco e in francese, in aderenza al petto che s'alza per i respiri
coi miei colpi di tosse a segnalarti gli a capo
e finirei ogni frase con un amore mio soppalcato sul palato.
Ma la stragrande maggioranza dei miei agguati
ti ha lasciata a prendere il Sole sulla spiaggia
o a sorseggiare una bevanda in due pezzi
di cui uno solo mio, in onore all'attaccamento alla tua maglia
il più vicino al cuore, alla giusta distanza dal ventre di ghisa.
Che vuoi da me? Quale passo falso devo ancora compiere
per ricevere un segno della tua presenza?
Il doppio senso di una resa?
Come fossi una dea capace di crearmi da una costola.
Come fossi la ricompensa per un'azione coraggiosa.
Non ti bastano tutte le parole che ancora ti rincorrono
o il sangue versato nella scatola?
Anche un cane merita una carezza
se lo incontri randagio per strada in cerca di una casa.
Così abbaio alla Luna, nella codifica rituale degli astratti
annusando l'aria che tira dalla finestra socchiusa.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Adielle, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.