Pubblicato il 08/12/2017 07:11:52
Appare improvviso il desio di ripescare quel senso perduto nel ripostiglio di umani sentimenti. S’avverte nell’anima un tremolio che il moderno disagio vorace imprigiona senza pentimenti. S’ode dal cuore l’innocente voce: con tenero tono chiama il lamento che udir non si vuole. Gli occhi del mondo divengono specchio d’un quotidiano soffrire ove la scena ci abbaglia d’illusioni e parole. Proferisce lemmi adamantini una coscienza posta nel groviglio di pensieri inespressi. Effimero è rimandare il rovescio del non vedere un frammentarsi quotidiano che dilaga l’esistenza di valori repressi. Con indomabile forza la vita esige amore e rispetto sovrano… mentre s’attende il ripristino di seppelliti affetti in silenzio, tutti, moriamo.
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