Sei bestia nera che fa saltare il cuore
mentre la notte cala sul giorno
e divora ogni spiraglio di luce.
Occhi ciechi si guardano attorno
e cercano porti sicuri nella tempesta.
Ma tu, verme infido, sali dai recessi dello spirito;
lo travolgi, lo consumi, lo distruggi
lasciandolo morente in sentieri selvaggi.
Sei veleno amaro che non vorrei bere;
ribollire di sangue e gonfiarsi di vene,
tremare di muscoli e vacillare di mente.
Soffoco un ruggito che nessuno sente.
Mi arrendo alla tua potenza
perché per tenerti testa non ho la forza.
Il cervello fuma, scendono lacrime, stringo i pugni.
E crollo sconfitto, in una dimensione senza sogni.
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