Pubblicato il 20/10/2021 07:01:52
C'è una morte appesa a rami di rovo a spine di rose a gelsomini e caprifogli, sospesa sui nostri progetti e sulle stanchezze, viatico a notti di quiete e meritato riposo. C'è una morte di chi ci insegna a morire da una cassa di rovere chiaro con le parole di chi amava e l'amava; e a vivere amando. C'è una morte sola, che ci guarda da lontananze di nadir e di zenit, e attende paziente o fremente come una stella in estro, una supernova buco nero, è lí e fa cenno; rispondere è cortesia, ignorarla un sogno.
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