Cose lievi
Un granello di sabbia negli occhi
col fastidio di tenermi fra le ciglia.
Io, la storia di un fastidio, ricordi?
Coi lampi d’inverno ti ho visto arrivare
randagio come chi cerca riparo.
“dovresti essere più leggera”
già, col senso giusto di chi riesce
a sorridere nei giorni freddi.
“io ho sempre freddo”,
questo la tua bocca bisbigliava.
“perché hai freddo ? Tu no. Tu non dovresti avere freddo”
Poi mi hai detto all’incirca di smetterla subito,
che un deserto fortifica le labbra
e blocca le parole,
che scavare ogni perché non porta
nè salvezza nè speranza.
Ed era vero.
E mi pento della resistenza delle mani
che scavano, scavano per togliere l’erba alta
dentro aiuole rattrappite,
che sanno dei colori e dei fiori che sbocci
e che anch’io uccido.
Ti disegno un bacio sulle labbra
che non ti arriverà mai.
O forse sì.
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