Alchimista

Discendo su scale sconnesse
nella grotta delle ombre tremanti
­- solo suoni -­- le loro voci abisso
s’intonano ai canti delle stelle
Sulle loro tracce viaggiano
i racconti delle nostre vite
Sulla pelle di onde - bisbigli
mettiamo in fila i nostri passi
incerti -­ sempre ­-

Vado per terre sconosciute
eternamente funambula
in equilibrio precario
sul filo -­- lama luna -­
che separa-unisce
Ombra e Luce

Battiti intra-cellulari
lucciole ­- fari ­- nelle notti dei fiori
per albe lanterne e raccolte lunari
e semine -­ nel pozzo schiumato -­
di parole segrete ­- ostie per pesci ­-
nei fondali marini

Perpetuo loro andare
nei transiti di esistenze
e migrazioni tribali
­- simultanea manifestazione ­-
infiniti e molteplici accadimenti
si intrecciano gli uni negli altri
-­ vicendevole trasmutazione -­
giostra di mondi senza fine
incessantemente
muoiono e rinascono in perpetua
provvisorietà di vite
metamorfiche eccentriche

Dall’ immensità un piccolo occhio
­- polpa di fuoco ­-
chiede alla neve lunare :
­- Le farfalle notturne hanno la colonna vertebrale fatta di foglie?
E la neve schiuma : ­- Forse è il primo volo di un pulcino vegetale.
E il pulcino si chiede
­- Dove finisce il cielo?
­ E la neve-schiuma:
­- Lì oltre le nubi a quell’arancia solare
Lì dove arriva il volo dell’aquila
­- zoppa ­- e la sua speranza ­- piumata ­-
attraverso traiettorie notturne
e segrete di silenzi di passi
pesanti-leggeri.

Plutone ­-­ nome recente di antica stella -­-
lontano e tremendo a vedersi
e Kore Persefone la vergine
“ veneranda e terribile”
sua degna compagna
stanno
attenti custodi
del divenire eterno e senza tempo
delle cose venerande e terribili
quali le cose umane

noi a bordo
-­ naufraghi -­
dell’arca parole

Giulia Menolascina Poesia inedita ©diritti riservati