Sul Gange antico, lente scorron voci,
e le anime si cullano nel canto,
tra fumi d’oro e fuochi sempre atroci,
cenere si perde nel suo manto.
Un vecchio saggio scruta il sacro rivo,
le vedove sospirano in preghiera,
si specchia il sole in un chiaror furtivo,
ch’accende il giorno e scioglie la bufera.
Respiro eterno, palpito che avviva,
Benares svela il buon divin splendore,
ogni pietra, silente, ancor deriva
dall’alba prima, viva nell’ardore.
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