Pubblicato il 08/05/2011 18:20:22
A Lei che fu ed è Madre di tempi stretti e lunghi dolce tesoro di solitari cuori dell'esistenza timida amante
Al vento quesiti mai poneva col sorriso acceso scaldava il sole e dagli occhi la luna luce le rapiva
Affranta non si è mostrata dalla dura sorte si è rialzata e agli altri teneramente si è donata
Lei era questa mia Madre era Lei Oggi un canto di gaudio vorrei gridare per celebrare anche in terra la festa che lontano per Lei si vive.
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