Pubblicato il 16/02/2008
Il Rosmarinus officinalis appartiene alla famiglia delle labiate in compagnia di molte altre piante aromatiche. E’ un arbusto sempreverde le cui foglie contengono un olio volatile dal caratteristico profumo pungente e amaro. In Italia lo si trova allo stato spontaneo lungo tutta la costa e, proprio perchè questi arbusti si affacciano sul mare, al mare, i fiori del rosmarino hanno carpito il colore azzurro. E al mare si riferisce il suo nome latino: ros = rugiada e marinus= del mare. Di questa pianta sono noti gli impieghi culinari ed anche medicinali per le sue numerose proprietà terapeutiche. Oltre all’olio essenziale, le sue foglie e i suoi fiori contengono acidi organici, glucosidi, saponine e colina. Questi costituenti giustificano le sue azioni antisettiche, antispasmodiche, stimolanti, diuretiche, toniche e altre ancora. Trova la sua applicazione in terapie riguardanti la depressione, la cellulite, l’affaticamento, l’asma, l’edema, l’emicrania, la frigidità, l’impotenza, la memoria, il nervosismo, le rughe e la pelle più in generale, il sonno, il torcicollo, i denti, il cuore, il colesterolo, i capelli, ecc.. Una vera panacea. Il sollievo derivante dalle innumerevoli proprietà curative di questa pianta odorosa è intrinseco al significato letterario di “ros = rugiada”. Si narra che la regina Isabella d’Ungheria, settuagenaria e piena di acciacchi, ritrovasse la salute e una seconda giovinezza grazie al rosmarino. L’acqua di giovinezza ha una ricetta molto semplice: basta mescolare alcolaturo di lavanda di rosmarino e menta (mentha pulegium). Credo che il rosmarino sia un arbusto da tenere a caro, come un vero amico. Un amico dall’azzurro profumo. Non è forse l’amicizia un sollievo che rasserena? E un cielo sereno non è forse sempre azzurro?
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 2 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Lorena Turri, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|