Pubblicato il 21/12/2019 14:54:06
Lasciami la fragranza di sale dei baci, te che fosti il gladiolo selvaggio d’ideali strappati alle stelle in uno spleen di rassegnazione – ora invece mimosa d’un verde prato fiorito presso il frangersi infinito di onde. E’ il suono dal timbro di cielo dei tuoi capelli e dei baci salati al giacere uniti sulla sabbia fine – il bagnasciuga assomiglia al nostro amarci in una rena d’amore, accarezzandoti nel velo di timide e umide aurore di trecce.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Marco Galvagni, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|