Pubblicato il 16/04/2024 22:17:14
Ti attendo, o dolce speme, ti attendo disincantata nel fondo buio, tra le briciole delle reminiscenze, dove una volta, tinta di pace, eri gemma splendente ad agghindare i miei giorni in fiore, con gli olezzi dei tuoi sorrisi inarcati con clemenza per me. Ti attendo, non saprai mai quanto io ti attendo ai bordi dell'oblio, tra le lacrime che come caterve si originano come stelle cadenti, a farmi sperare la felicità or celata in qualche angolo di un incanto smarrito nel flusso della mia vita! Ti attendo o dolce e anelata speme, come un raggio di sole tra nemici nembi che ilare accarezza e scalda l’anima mia spenta alla realtà, Oh, ti prego mia speme sono come una farfalla senza ali, che io possa giuliva volare finalmente felice, oltre l'arcobaleno dopo la furia della tempesta, lascia che nel cuore tu come regina rinasca, affinché nella tua luce dalla torbida tomba della disperazione, io sia salvata per mezzo tuo. Laura Lapietra ©
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