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Commenti al testo di cristina bizzarri
Volgere il capo

Sei nella sezione Commenti
 

 Alessandro Mariani - 21/02/2012 20:39:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Mariani » ]

Ovviamente la poesia è davvero bella. Leggendola mi è venuto in mente che mi piacerebbe vederti affrontare anche la forma racconto- hai molte idee, e molta facilità a colmarle e collimarle. Posso sperare in un racconto? Un caro saluto e un ringraziamento per tutte le tue chiose ai miei testi.

 cristina bizzarri - 20/02/2012 18:15:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Matteo: è proprio come tu hai detto, il dolore si stempera nel sogno e nell’emozione. E nell’intuizione di una Gioia che ci trascende. Intanto c’è l’attesa, e noi con le nostre vite da vivere.
Lorenzo: chissà cosa ci attende...
Lorena: sono io che m’inchino alla tua generosa attenzione!:-)

 Lorena Turri - 20/02/2012 12:43:00 [ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]

Il fluire delle tue parole incanta. Che dire? Niente. M’inchino.

 Lorenzo Mullon - 20/02/2012 12:29:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Le voci arrivano dalla nebbia del profondo, e s’incantano sulle nuvole, chissà cosa le attrae e le respinge, chissà se riusciremo a vederli.
Molto bella, grazie!

 Matteo Cotugno - 20/02/2012 12:09:00 [ leggi altri commenti di Matteo Cotugno » ]

Un volgere il capo come volgere l’anima a ciò che da sensazione diventa emozione in una poesia connotata da una trasmigrazione fra sogno e realtà a stemperarne il dolore che pur soffuso riluce nei versi. Magnifica

 cristina bizzarri - 19/02/2012 19:08:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

E’ un monologo dove il "tu" è quello che io che rivolgo a me stessa. Le mani vive, le voci, il viale, le grida, la rabbia, sono collegati ai miei genitori. Ho cercato di far rivivere emozioni e soprattutto la nostalgia e il dolore per qualcosa che è per sempre perduto. (qui). Ciao.

 cris - 19/02/2012 19:00:00 [ leggi altri commenti di cris » ]

Non so, forse sabglio... anche tu la madre?

 Giovanni Baldaccini - 19/02/2012 18:43:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

Un testo coinvolgente - temo troppo. Comunque, la capacità di trasfigurare un reale (ammesso che ci sia, come sembra) è garanzia sufficiente. Ho apprezzato molto.

Giovanni

 Silvia De Angelis - 19/02/2012 13:28:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Flash del passato immersi in particolari sensazioni dell’anima, sempre vigile nell’osservazione di sfumature, negli eventi che si muovono nel profondo...lirica molto apprezzata

 cristina bizzarri - 18/02/2012 21:50:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Nando, Carla, che dirvi? Sono commossa dalle vostre parole. Ammiro la vostra capacità interpretativa, che va molto al di sopra delle mie capacità lessicali, e lo dico in tutta sincerità. Oltre a questo, sapete entrambi condividere i sentimenti altrui con una generosità rara, che personalmente non credo di possedere. Buonissima domenica.
:-)) :-)) :-))

 Carla de Falco - 18/02/2012 20:41:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

io sono attonita.
tu donna, tu poetessa mi trasmetti delle emozioni belle anche quando il tuo poetare è cupo.
questa poesia m’è piaciuta TUTTA, in ogni dettaglio.
ora mi tocca l’ardua esegesi ... io non lo so a chi o che ti riferisci, ma in questa poesia mi piace immaginarti "figlia" che chiede alla madre di volgere il capo, forse per imprimere meglio nella memoria quei lineamenti che ormai solo il cuore custodisce.

 Nando - 18/02/2012 20:27:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Una poesia che richiede un’attenta lettura "esegetica", tanto sono preziose le fibre di vissuto che intessono la trama di paradisi perduti: "Era l’eterno giugno, primizia/di vacanze senza domani ancora", e di dolorose realtà: "Voci sparite nel sequestro della nebbia -/capovolti i suoni in grida e rabbia/e spalancati letti d’ospedale"; per arrivare, poi, all’oblazione dei propri sentimenti, purché "felice anche dell’eventuale assenza/purché saputa salva dal dolore". Ma ancora di più si potrebbe dire, con voci migliori della mia, più capaci. Mi fermo e ti ringrazio per questo dono di condivisione, discepola della vita.





 cristina bizzarri - 18/02/2012 19:50:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Perfetti e attenti i vostri commenti, grazie.:-))

 Loredana Savelli - 18/02/2012 19:43:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

"felice anche dell’eventuale assenza
purché saputa salva dal dolore"

Mi fanno riflettere questi versi: alludi a mancanze che in te hanno lasciato segni e traspare la fatica di aver dovuto/saputo trasformare il dolore in amore, purificandolo.

(non so se ho letto bene)

 Leonora Lusin - 18/02/2012 19:29:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Intensa e lo scarto drammatico è lo sfondo (purtroppo) perfetto da cui riluce inscindibile la levità precedente...