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Commenti al testo di Pietro Menditto
Alla penna

Sei nella sezione Commenti
 

 Loredana Savelli - 26/07/2012 15:49:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

"un uomo sta lottando con l’oblio, l’unica vera morte, per fermare un poco di quel nulla che è lui": che dire, caro Pietro? Questo "scatto" (di penna) è per sempre, secula seculorum.

Ciao!!

 pietromenditto - 26/07/2012 15:27:00 [ leggi altri commenti di pietromenditto » ]

Grazie a tutti, carissimi amici, grazie per la nobiltà del vostro sentire.

Vi abbraccio.

 Valentina Rosafio - 26/07/2012 10:05:00 [ leggi altri commenti di Valentina Rosafio » ]

La tua coraggiosa penna è un’eroina, mio caro Pietro, perché sfida l’inferno dell’oblio e puntualmente conficca la sua punta nel cuore della pagina bianca sconfiggendo il Signore del vuoto, il Nulla, e ricavandone sempre nuova forza!

 Valentina Rosafio - 26/07/2012 10:03:00 [ leggi altri commenti di Valentina Rosafio » ]

La tua coraggiosa penna è un’eroina, mio caro Pietro, perché sfida l’inferno dell’oblio e puntualmente conficca la sua punta nel cuore della pagina bianca sconfiggendo il Signore del vuoto, il Nulla, e ricavandone sempre nuova forza!

 Ferdinando Battaglia - 26/07/2012 09:43:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Un bellissimo testo, uno dei più belli e non solo tra i tuoi; appare come acqua di un limpido lago che pure sempre nasconde fondali da esplorare per conoscene di più le ricchezze nascoste. Perché non si può leggere questo testo in una direzione sola, poiché come ha scritto Alessandro è "dilatazione"; di un concentrato di piani di lettura che va dal corporeo allo spirituale("il nero più commovente del più riuscito arcobaleno": ma non è forse il nero tutti i colori in sé?). Per me questo testo potrebbe averlo scritto un monaco aperto alla cultura oppure un grande poeta che ha vissuto tante "vite", un autore che ha dentro "Narciso e Boccadoro" o "Siddharta" oppura la storia di Pietro Menditto, lartista autore di questa bella poesia, che ha saputo(a mio avviso)rimarcarne il contenuto splendido con la scelta di una forma prosaica, ma non per mortificazione dei versi, ma per la loro intrinseca potenza espansiva emergente dall’interno.
Ciao carissimo Pietro, scusami le troppo forse vane chiacchiere.

Buona giornata

p.s. Scusami gli errori, non ho tempo di rivedere il commento

 Pietro Menditto - 25/07/2012 16:56:00 [ leggi altri commenti di Pietro Menditto » ]

Grazie anche a te, nobile Cristina.

Ti abbraccio.

 pietromenditto - 25/07/2012 16:30:00 [ leggi altri commenti di pietromenditto » ]

Grazie anche a te, nobile Cristina.

Un abbraccio.

 cristina bizzarri - 25/07/2012 15:29:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Lentamente la tua penna si metamorfizza in qualcosa di vivo come la nostra natura che continuamente germoglia e produce semi di senso. E tu sei il tramite della trasformazione, assecondandola in una trance illuminata, proclamando il suo sapiente, inarrestabile farsi vita. Sul silenzio "che la notte intatto ha ceduto all’alba". Meraviglioso omaggio poetico alla penna che assume qui tutta la sua valenza simbolica ma anche "organica" - nella sua stupefacente densità e nobiltà di vergine cosa.

Bellissima!!!

 Pietro Menditto - 25/07/2012 13:07:00 [ leggi altri commenti di Pietro Menditto » ]

Un grazie commosso ad Alessandro e Guglielmo, non solo autorevoli autori.

Vi abbraccio.

 Guglielmo Peralta - 25/07/2012 11:17:00 [ leggi altri commenti di Guglielmo Peralta » ]

La penna!...Il più nobile degli oggetti, che ci serve con grande umiltà e che ci fa volare in alto con le parole: come queste "sanpietrine" che la elogiano e delle quali è alata messaggera!

 Alessandro Mariani - 25/07/2012 10:27:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Mariani » ]

"Ho pensato di poter descrivere il tutto, questo tutto in un’unica maniera. E tutto quello che presto mi lascerà sarà ancora più vero, ad ogni modo."
Potrebbe essere un modo di descrivere questa poesia. Un altro modo sarebbe tentare di capire che la penna esiste, e chi scrive non si è accorto della sua esistenza. Ma prova a percepirla, e ci aiuta a smarrirci nella mente. Che ha infinite sfumature. E che non ci sono esempi da lasciare, ma solo da accogliere, perché una poesia come questa è dilatazione. Dilatazione, innanzitutto, di un pensiero, un’immagine, ma ancor di più di se. E il grande segreto di questa scrittura sta nel dire il minor numero di cose con le più belle parole possibili. Questa poesia è una fotografia che allarga gli eventi che contiene.

Sono contento di poterti ritrovare. Bellissima forma.