Prof. Enzo Sardellaro
- 04/07/2014 18:04:00
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Capita a tutti i poeti, prima o poi, di essere "etichettati". In questo senso, mi sembra di poter affermare che la poesia di Morelli siscrive perfettamente nella nostra tradizione "crepuscolare". Pensieri, affetti, le "piccole cose" dogni giorno: tutto rimanda al Crepuscolarismo protonovecentesco. Il che, credo, non è una "etichetta" di poco conto, anzi. Essere iscritto nel solco della tradizione significa, in fondo, avere trovato la propria strada. Ti aspetta ancora un lungo cammino "on the road" dei Crepuscolari. Un saluto. Detto tra di noi, la tua è davvero una poesia molto suggestiva e per vari versi anche molto profonda. Prendere la vita di "sghimbescio" è una bella immagine, che rende molto bene le difficoltà del vivere e al tempo stesso la necessità di trovare "correttivi" che aiutino a tirare avanti il meglio possibile.
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