Lorenzo Mullon
- 11/03/2012 19:32:00
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Io sono uno di quei fili, noi tutti formiamo quella Ruota. Ecco perché mi sono liberato dei padri, delle madri, dei figli e dei nipoti, siamo fratelli e basta, non cè nessun dio altro da noi, solo la nostra ignoranza, e il terrore che ci assale
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cristina bizzarri
- 11/03/2012 17:05:00
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"Ma so che mai dirò quelle parole, perché non mi ricordo più di Tzinacàn". Labirintico meraviglioso Borges, che la cecità rese Grande Indovino. Magica Loredana che tessi reti di significati così indicibili, traendoli dai segni sacri della scrittura. (Borges diceva che ogni libro è un libro sacro se non sbaglio). In una domenica pomeriggio. Grazie e ancora grazie.
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