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Commenti al testo di cristina bizzarri
Sboccia nel cuore dell’eterno androne
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Amina Narimi
- 13/01/2013 23:28:00
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Sotto il Voltone del Podestà qui a Bologna ci si può parlare anche a bassa voce dai quattro angoli opposti del voltone stesso... "svela nel mistero del cortile - esilio dalla strada per destino. Sboccia negli occhi voce di profeta" Chissà,mi chiedo..se Cristina è andata a sussurrare Bellissima...e si allungano i "preferiti" :)
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Luciana Riommi Baldaccini
- 13/01/2013 21:56:00
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"vertigine nel cuore delle cose": è qualcosa che davvero si prova di fronte allapertura inaspettata di unaltra dimensione, qui un cortile, che ci porta fuori dal quotidiano.
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Massimo Caccia
- 13/01/2013 16:54:00
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Una dirompente classicità detta con parole dirette. Bella lettura.
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Pietro Menditto
- 13/01/2013 11:24:00
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A volte lispirazione è docile, altre volte, come nel caso di questa visione, la assomiglio a una puledra ombrosa che tu hai signoreggiato con maestria, non permettendole di portarsi via nulla di quello che è venuta a mostrarti.
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Lorena Turri
- 13/01/2013 09:57:00
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Molto bella!
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Loredana Savelli
- 13/01/2013 09:16:00
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Questo androne ha rappresentato per te lintuizione del futuro. Mi sembra un bellissimo simbolo. Ciao Cristina.
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Cristina Bizzarri
- 13/01/2013 00:51:00
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Meth: sì, nel segno del mistero cè sempre stato, per me, qualcosa di assolutamente sensuale, molto ma molto oltre il sessuale.
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Meth Sambiase
- 13/01/2013 00:43:00
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e siano le terzine. Sanguigne. Passionali.
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Cristina Bizzarri
- 12/01/2013 21:42:00
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Certo che si può scollare, a patto che la "appiccichi" al muro!!! Grazie dei vostri commenti: è nata da un flash-back, di quelli che assalgono durante il giorno allimprovviso, senza un apparente perché. Bologna, io ragazza solitaria cammino per le strade, forse preoccupata prima di dare un esame. E, allimprovviso, camminando scorgo uno di quei meravigliosi androni di certi palazzi eleganti e antichi, che ti si spalancano davanti allimprovviso. E provo una sensazione di smarrimento, meraviglia e, alla fine, misteriosa leggerezza, una sensazione di eternità. Non posso credere che quei momenti siano perduti per sempre, scomparsi. Per me quel momento, come altri, è stato unintuizione di eternità, niente mai "muore". (vedi Severino ;-)) )
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Ferdinando Battaglia
- 12/01/2013 20:49:00
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Davvero la chiusa è vertiginosa, ma tutta la poesia è per me una "meditazione camminata". Poesia di unintensa bellezza spirituale.
Ciao Cristina
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Carla de Falco
- 12/01/2013 20:44:00
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Che spettacolo la chiusura di questa tua!
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Emilio Capaccio
- 12/01/2013 20:42:00
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Posso scollarla e portarmela a casa?
Linda! Linda! Linda!
Um grande beijus minha amiga! Parabens!
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