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Commenti al testo di Amina Narimi
Nella terra dove non si muore

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 Franca Alaimo - 05/08/2013 16:04:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Nella poesia precedente è cantato un fiato sommesso di vento che è voce del Deus revelatus; in questa è celebrato soprattutto l’ascolto alla ricerca di quell’essenza da cui sgorga anche il mare della poesia. Visivamente, come suggerisce la scelta dell’immagine che precede il testo, tra l’assoluto biancore di Dio e la vermiglia passione dell’uomo, c’è il nero che rappresenta il fecondo nulla, cioé il Deus absconditus. Le due poesie nascono da una stessa tensione spirituale.
Amina tenta ascese sempre più impervie verso l’indicibile.

 quattrostraccisullapelle - 05/08/2013 14:32:00 [ leggi altri commenti di quattrostraccisullapelle » ]

Perché ci costringi ogni giorno a guardare il cielo?

"Dove niente è paragonabile al ritmo del respiro",
perché la vita ci tiene sotto scacco
con la sua fame di Assoluto
e le stelle portano stimmate di sangue
- il desiderio ferito a duello
tra la spinta e la rinuncia -
"resistente tortura nella melma del dolore-

ricercando un suono primordiale

a tutte le Poesie"
per arrivare con-fusi
ne "il dentro di un Credo"
di felicità.

Oltre ogni commento, Amina.

 franco - 05/08/2013 12:12:00 [ leggi altri commenti di franco » ]

Non sta a metà cammino, nè alla fine, nemmeno oltre i crinali o i muri.
E’ qui, il paese dove non si muore.
Qui. Lo puoi vedere aprendo il petto.