Commenti al testo di cristina bizzarri
Grammatica generativa

 Fiammetta Lucattini - 10/01/2014 10:51:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Una lirica esperienziale che ha nella concretezza degli accenti, anche quando vanno sfumando, il suo maggior pregio.
Un caro saluto.

 Cristina Bizzarri - 09/01/2014 18:32:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Ciao Leonora, Ciao Amo-Amina. Grazie!

 amina narimi - 09/01/2014 16:23:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

"Dopo
i miei capelli neri sono diventati troppo presto candidi -
come le parole si sono raccontati dei segreti -
non ho mai capito cosa si sono detti."

Straordinaria Cristina !

 Leonora Lusin - 09/01/2014 14:24:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Fluisce come acqua chiara questo tuo racconto, l’ho letto e riletto con gioia e un po’ di nostalgia. Ciao Cristina!

  Cristina Bizzarri - 09/01/2014 12:48:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Che dire! Che quando si scrive in maniera quasi "automatica", può venir fuori qualcosa che è bello - e vero - condividere. Forse questi commenti sono, tra tutti, quelli che mi hanno dato più contentezza. Perciò grazie di cuore!

 Alessandra Ponticelli Conti - 09/01/2014 11:01:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Splendida!
COMPLIMENTI!

 Alessandro Martino - 09/01/2014 10:52:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Martino » ]

mi è molto cara questa tua composizione, porta sensazioni e luoghi comuni al lettore, ha immagini e suoni, perfino odori. Chiude in modo straordinario, con quell’ultimo verso che non lascia scampo, di una bellezza che possiede il puro. Davvero un bel leggere. Grazie.

 mareaperto - 09/01/2014 09:54:00 [ leggi altri commenti di mareaperto » ]

Genesi: la tua parola: è continua genesi espressiva. E che bella.

 Lorenzo Mullon - 09/01/2014 08:10:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Molto bello, da ogni punto di vista, e anche il contenuto, sono più importanti e vere le domande, non le risposte. Le risposte vere transitano da cuore a cuore, non sono intellettuali, sono esistenziali, e quindi non possono essere nemmeno pubbliche, perché diventano risposte politiche, mediate dalla paura di non piacere, o dalla voglia di trascinare il pubblico.
Le risposte ognuno le deve trovare dentro, e basta. Invece noi deleghiamo agli altri quello che pensiamo, tremendo.
In questo senso interpreto oggi, a due anni di distanza, ambulando in giro, l’incontro con il Preside della Facoltà di Filosofia di Vattelapesca, giusto per dire il peccato e non il peccatore, che mi ha detto io insegno il falso.
Insomma, la cosa bella di quello che scrivi è la tenerezza e l’amicizia che viene fuori. Un rapporto tra adolescenti, tra giovani, autentico, che scalda il cuore.
Come dice mia moglie, anche lei insegnante, lo studio il lavoro etc. sono importanti come occasione di incontro e di scambio affettivo, se ci si concentra troppo sullo studio e sul lavoro, invece, forse ci sono dei problemi. Di sicuro, anzi.
Questa è la maledizione della nostra società.
Mai letto Papalagi? Cercano sempre di smontarlo in ogni modo, non sarebbe un documento storico e balle del genere, ma è scomodissima verità pura.

 Adielle - 09/01/2014 00:12:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Mi piace molto: sempre ci raccontiamo attraverso le righe o solo quando raccontiamo di noi, delle nostre vite?

 Cristiana Fischer - 08/01/2014 23:22:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

è la prima poesia racconto tua che leggo, e mi piace molto