:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 
« torna indietro | leggi il testo | scrivi un commento al testo »

Commenti al testo di Luca Soldati
Attraverso luce e acqua piange il platano

Sei nella sezione Commenti
 

 valentina ciurleo - 14/07/2014 23:11:00 [ leggi altri commenti di valentina ciurleo » ]

intensa.

 Teresa - 05/07/2014 21:42:00 [ leggi altri commenti di Teresa » ]

quando leggo poesie come questa mi pento del mio inchiostro disperso.

 Adielle - 26/06/2014 14:33:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Sono commentatore impreparato e discontinuo ma di sicuro c’è abbondanza di gusti qui per palati fini, ciao Luca, un caro saluto.

 Pietro Menditto - 25/06/2014 12:00:00 [ leggi altri commenti di Pietro Menditto » ]

Attraverso luce e acqua piange il platano

disegnando arcipelaghi di poesia

sull’assetata pagina - costellazioni

di pietrisco che narrano di destini

non mai muti ben oltre il ricordo.

Il glicine s’intreccia al gelsomino

sopra non convenzionali realtà

in ogni senso dell’intelliggibile,

qualcuno l’illune anfrattuosità

del mio respiro mutilato canta.


E tu canti e sai cantare e ci fai cantare.

Un forte abbraccio.

  Cristina Bizzarri - 25/06/2014 11:23:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Splendore nell’essere. Splendpre dell’essere.

 Ferdinando Battaglia - 25/06/2014 09:59:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Carissimo Luca,
è con il privilegio che a volta accade ai poveri, che mi siedo alla tua lauta mensa poetica, dove gli invitati convenuti sono palati illustri e fini, sicché cosa potrei aggiungere di mio al loro giudizio se il mio pasto è la sopravvivenza? Eppure la dignità e la squisita cordialità del mio ospite mi "costringono" a sedermi comunque, con il disagio del vestito inelegante e poco profumato dell’incolto; però voglio ricambiare la tua ospitalità e ti pregherei di accettare in dono un mio semplice commento.
La poesia è molto bella, ma di questo ha già detto Paolo con la sua sensibilità poetica e la sua competenza (questa volta il messaggio nel testo appare più chiaro), certo ora diventa un mio azzardo dirti che gli ultimi quattro versi mi hanno catturato di meno, lessico diverso e troppo ricercato nel penultimo (mi esprimo liberando la mia maleducazione letteraria, stimando la tua ricerca in trasparenza e solo dopo la bellissima critica di Paolo Ottaviani).
Se mi sono dilungato più del dovuto e oltre le mie possibilità, è perché la tua penultima con il suo commentario, mi ha di nuovo sospinto verso la riflessione sulla poesia e ancora, vi sto riflettendo.
Fu indubbio che la versione di Paolo leggendola fosse migliore della tua in originale, eppure di là della forma ti avrei pregato ancora di riscriverla ascoltandoti con l’orecchio tuo interiore, dimenticando la preoccupazione metrica; solo per un esperimento, giusto per sfiorare il lembo della veste della Poesia, sempre in qualche modo inafferrabile definitivamente. Una richiesta, questa mia, “indecente”, poiché se riesco ad intuire qualcosa della tua poetica, è proprio la pulizia radicale del verso, la nettezza fino all’essenzialità pure quando ancora di un discorso, nel contenuto, ampio.

Grazie, Luca, e perdonami l’eccedenza del mio dire, e sii clemente con la sua imperfezione di forma e di sostanza.

 ire - 24/06/2014 23:51:00 [ leggi altri commenti di ire » ]

immagini molto belle e sicuramente evocative...delicata e profonda.

 Luca Soldati - 24/06/2014 23:34:00 [ leggi altri commenti di Luca Soldati » ]

"Caro Luca,
la dedica di questo tua meravigliosa creazione mi ha veramente commosso. Ma la commozione non mi impedisce di valutare e di apprezzare la complessa densità di questo tuo messaggio poetico e la sua rara eleganza formale. Questa è poesia. Si potrà tornare a goderne ogni giorno e tra mille e mille anni, con immutato stupore.

Grazie.

Il mio saluto più caro.

Paolo

P. S.

Stavolta sono io a chiederti di pubblicare il mio ringraziamento".