Maria Grazia Ferraris
- 20/02/2015 11:04:00
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La poesia è esemplare non solo nel messaggio,ma anche nella sua costruzione –doppia e circolare- Da una parte le note di vita, di gioia: uccelli e fiori (cinciallegra e rose), dall’altra le note di morte, di addio, di distanza: il muro d’ombra (di ungarettiana memoria),il ramo più alto,i giorni morenti…. Il viaggio è compiuto. Il pensiero, la volontà, non il pianto sconsolato o l’emozione effimera, ordinano di cercare il dialogo,il trait-d’union, …di avventurarsi pur con lingua sconosciuta tra deserti e crepuscoli ignoti, senza farci male, ma con decisione eroica (transiteremo dalla morte)in modo che l’ultimo pane, possa nutrire, dare senso a quel che rimane del nostro essere,in eterno, per l’eterno.
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